MotoGP Brno Gara: Valentino Rossi vince, che errore Lorenzo
C’è un legge non scritta: se sei in corsa per il campionato, e a Brno sei contro Valentino Rossi ritrovandoti in testa alla corsa, finisci a terra. Max Biaggi nel 2001, Casey Stoner lo scorso anno, adesso è la volta di Jorge Lorenzo. Cinque giri al termine, staccata della curva “4″: Lorenzo ha appena preso la prima posizione, Valentino forza la staccata, sbaglia lo spagnolo, perde l’anteriore e concretizza un errore quasi determinante, forse decisivo per il campionato. Sono 50 punti da recuperare, è una quinta vittoria stagionale per Rossi tra le più importanti di sempre per la posta in palio. In un sol colpo ha raddoppiato il vantaggio in graduatoria sul diretto contendente, senza scordarci dei 62 punti di divario di Stoner, dei 77 di Dani Pedrosa secondo sul traguardo.
Il mondiale, forse, si decide qui, se non altro per la forza di Valentino Rossi, che come spesso gli capita (”misteriosamente”) in gara si ritrova a viaggiar più veloce di tutto il weekend: subito sotto il muro dell’1′57″, arrivato all’1′56″ alto con sorprendente facilità vista l’evoluzione del weekend. Questo ritmo ha sorpreso Jorge Lorenzo, che ha commesso un errore dimostrando di non esser forse ancora “pronto” per giocarsi un mondiale, almeno contro questo Valentino Rossi.
La gara ha comunque mostrato per l’ennesima volta la netta e meritata supremazia Yamaha, con distanziato di 10″ il “solito” Dani Pedrosa, che dimostra ancora una volta quanto vale in termini assoluti, e quanto vale per la Honda. Le altre RC212V “Factory Spec.” sono comunque alle sue spalle, ma ad ulteriori 10″, con Toni Elias che virtualmente a piedi ripete quanto fatto nel 2008: stessa situazione contrattuale, sempre un podio, anche se in terza posizione con la Honda del team Gresini.
Questo risultato viene reso ulteriormente importante dall’aver battuto Andrea Dovizioso con la Honda-Repsol, e anche Loris Capirossi che con una Suzuki rinnovata riesce ad arpionare la quinta piazza. Delusione per la Ducati, come prevedibile: il sesto posto di Nicky Hayden è buono, non il distacco dalla vetta e la disavventura di Mika Kallio, che non ha visto l’attacco di Marco Melandri alla curva 15 chiudendo la porta con il risultato di volare entrambi a terra. Solo 13 piloti classificati, a punti finiscono così logicamente Niccolò Canepa, 12°, e Gabor Talmacsi, che raccoglie tre punticini che fanno morale nonostante il quasi minuto preso da Rossi. Nella top ten si notano Alex De Angelis, ottavo, e Randy De Puniet, 10° nonostante il ben noto infortunio occorsogli in allenamento.
Cronaca di Gara
Ottima partenza di Pedrosa che prende il comando su Rossi, Elias, Lorenzo, Dovizioso, ma c’è subito grande bagarre con protagonisti i piloti Yamaha: Rossi si riporta davanti, Lorenzo passa Elias ed eccoci subito con l’atteso terzetto in lotta diretta. I primi giri vedono Rossi provare una fuga, siglare un significativo 1′57″022 al terzo passaggio proprio quando Jorge Lorenzo decide di rompere gli indugi, passare Pedrosa all’ingresso della “esse” in salita e fiondarsi nei pressi della Yamaha #46. Dietro si fa notare Dovizioso, che raggiunge insieme a Capirossi la quarta posizione finora detenuta da Toni Elias, seguiti a distanza da Edwards, Hayden, De Angelis e Kallio.
Si ferma ai box Michel Fabrizio, fino a quel momento in ultima posizione, indovinate un pò l’evoluzione della corsa? Le Yamaha in fuga, con Rossi e Lorenzo sotto l’1′57″ (addirittura fanno lo stesso medesimo giro spaccato al millesimo, 1′56″849) e Pedrosa che fa il possibile per provare a resistere all’armata dei Tre Diapason. Da questo momento parte la fase-2: noia assoluta, zero sorpassi, ma un’intensità straordinaria.
Rossi e Lorenzo viaggiano con gli stessi tempi, Pedrosa insegue a 7″, a più 15″ troviamo Elias e Dovizioso in bagarre con Capirossi a breve distanza: Ducati, non pervenute. Le telecamere indugiano così sul più bel spot promozionale Yamaha, con Jorge Lorenzo che a sei tornate dalla bandiera a scacchi scavalca Rossi a sorpresa portandosi al comando, inaugurando così la parte decisiva della corsa e, chissà, anche del campionato.
Assolutamente sì, per l’ennesimo colpo di scena di questa stagione: giro numero 17, curva 4, Jorge Lorenzo perde l’anteriore e concretizza così il secondo zero consecutivo. Porte aperte a Valentino Rossi, che va a vincere la quinta gara stagionale davanti a Dani Pedrosa e Toni Elias che batte Andrea Dovizioso. Erroraccio di Mika Kallio, che vola a terra al penultimo giro tentando di resistere a Marco Melandri: la miglior Ducati è così quella di Nicky Hayden, sesto dietro anche alla Suzuki di Loris Capirossi.
MotoGP World Championship 2009
Brno, Classifica Gara
01- Valentino Rossi - Fiat Yamaha Team - Yamaha YZR M1 - 22 giri in 43′08.991
02- Dani Pedrosa - Repsol Honda Team - Honda RC212V - + 11.766
03- Toni Elias - San Carlo Honda Gresini - Honda RC212V - + 20.756
04- Andrea Dovizioso - Repsol Honda Team - Honda RC212V - + 21.418
05- Loris Capirossi - Rizla Suzuki MotoGP - Suzuki GSV-R - + 21.538
06- Nicky Hayden - Ducati Marlboro Team - Ducati Desmosedici GP9 - + 25.544
07- Colin Edwards - Monster Yamaha Tech 3 - Yamaha YZR M1 - + 25.676
08- Alex De Angelis - San Carlo Honda Gresini - Honda RC212V - + 34.109
09- James Toseland - Monster Yamaha Tech 3 - Yamaha YZR M1 - + 35.617
10- Randy De Puniet - LCR Honda MotoGP - Honda RC212V - + 39.824
11- Chris Vermeulen - Rizla Suzuki MotoGP - Suzuki GSV-R - + 40.776
12- Niccolò Canepa - Pramac Racing - Ducati Desmosedici GP9 - + 50.661
13- Gabor Talmacsi - Scot Racing Team MotoGP - Honda RC212V - + 59.188
Alessio Piana
C’è un legge non scritta: se sei in corsa per il campionato, e a Brno sei contro Valentino Rossi ritrovandoti in testa alla corsa, finisci a terra. Max Biaggi nel 2001, Casey Stoner lo scorso anno, adesso è la volta di Jorge Lorenzo. Cinque giri al termine, staccata della curva “4″: Lorenzo ha appena preso la prima posizione, Valentino forza la staccata, sbaglia lo spagnolo, perde l’anteriore e concretizza un errore quasi determinante, forse decisivo per il campionato. Sono 50 punti da recuperare, è una quinta vittoria stagionale per Rossi tra le più importanti di sempre per la posta in palio. In un sol colpo ha raddoppiato il vantaggio in graduatoria sul diretto contendente, senza scordarci dei 62 punti di divario di Stoner, dei 77 di Dani Pedrosa secondo sul traguardo.
Il mondiale, forse, si decide qui, se non altro per la forza di Valentino Rossi, che come spesso gli capita (”misteriosamente”) in gara si ritrova a viaggiar più veloce di tutto il weekend: subito sotto il muro dell’1′57″, arrivato all’1′56″ alto con sorprendente facilità vista l’evoluzione del weekend. Questo ritmo ha sorpreso Jorge Lorenzo, che ha commesso un errore dimostrando di non esser forse ancora “pronto” per giocarsi un mondiale, almeno contro questo Valentino Rossi.
La gara ha comunque mostrato per l’ennesima volta la netta e meritata supremazia Yamaha, con distanziato di 10″ il “solito” Dani Pedrosa, che dimostra ancora una volta quanto vale in termini assoluti, e quanto vale per la Honda. Le altre RC212V “Factory Spec.” sono comunque alle sue spalle, ma ad ulteriori 10″, con Toni Elias che virtualmente a piedi ripete quanto fatto nel 2008: stessa situazione contrattuale, sempre un podio, anche se in terza posizione con la Honda del team Gresini.
Questo risultato viene reso ulteriormente importante dall’aver battuto Andrea Dovizioso con la Honda-Repsol, e anche Loris Capirossi che con una Suzuki rinnovata riesce ad arpionare la quinta piazza. Delusione per la Ducati, come prevedibile: il sesto posto di Nicky Hayden è buono, non il distacco dalla vetta e la disavventura di Mika Kallio, che non ha visto l’attacco di Marco Melandri alla curva 15 chiudendo la porta con il risultato di volare entrambi a terra. Solo 13 piloti classificati, a punti finiscono così logicamente Niccolò Canepa, 12°, e Gabor Talmacsi, che raccoglie tre punticini che fanno morale nonostante il quasi minuto preso da Rossi. Nella top ten si notano Alex De Angelis, ottavo, e Randy De Puniet, 10° nonostante il ben noto infortunio occorsogli in allenamento.
Cronaca di Gara
Ottima partenza di Pedrosa che prende il comando su Rossi, Elias, Lorenzo, Dovizioso, ma c’è subito grande bagarre con protagonisti i piloti Yamaha: Rossi si riporta davanti, Lorenzo passa Elias ed eccoci subito con l’atteso terzetto in lotta diretta. I primi giri vedono Rossi provare una fuga, siglare un significativo 1′57″022 al terzo passaggio proprio quando Jorge Lorenzo decide di rompere gli indugi, passare Pedrosa all’ingresso della “esse” in salita e fiondarsi nei pressi della Yamaha #46. Dietro si fa notare Dovizioso, che raggiunge insieme a Capirossi la quarta posizione finora detenuta da Toni Elias, seguiti a distanza da Edwards, Hayden, De Angelis e Kallio.
Si ferma ai box Michel Fabrizio, fino a quel momento in ultima posizione, indovinate un pò l’evoluzione della corsa? Le Yamaha in fuga, con Rossi e Lorenzo sotto l’1′57″ (addirittura fanno lo stesso medesimo giro spaccato al millesimo, 1′56″849) e Pedrosa che fa il possibile per provare a resistere all’armata dei Tre Diapason. Da questo momento parte la fase-2: noia assoluta, zero sorpassi, ma un’intensità straordinaria.
Rossi e Lorenzo viaggiano con gli stessi tempi, Pedrosa insegue a 7″, a più 15″ troviamo Elias e Dovizioso in bagarre con Capirossi a breve distanza: Ducati, non pervenute. Le telecamere indugiano così sul più bel spot promozionale Yamaha, con Jorge Lorenzo che a sei tornate dalla bandiera a scacchi scavalca Rossi a sorpresa portandosi al comando, inaugurando così la parte decisiva della corsa e, chissà, anche del campionato.
Assolutamente sì, per l’ennesimo colpo di scena di questa stagione: giro numero 17, curva 4, Jorge Lorenzo perde l’anteriore e concretizza così il secondo zero consecutivo. Porte aperte a Valentino Rossi, che va a vincere la quinta gara stagionale davanti a Dani Pedrosa e Toni Elias che batte Andrea Dovizioso. Erroraccio di Mika Kallio, che vola a terra al penultimo giro tentando di resistere a Marco Melandri: la miglior Ducati è così quella di Nicky Hayden, sesto dietro anche alla Suzuki di Loris Capirossi.
MotoGP World Championship 2009
Brno, Classifica Gara
01- Valentino Rossi - Fiat Yamaha Team - Yamaha YZR M1 - 22 giri in 43′08.991
02- Dani Pedrosa - Repsol Honda Team - Honda RC212V - + 11.766
03- Toni Elias - San Carlo Honda Gresini - Honda RC212V - + 20.756
04- Andrea Dovizioso - Repsol Honda Team - Honda RC212V - + 21.418
05- Loris Capirossi - Rizla Suzuki MotoGP - Suzuki GSV-R - + 21.538
06- Nicky Hayden - Ducati Marlboro Team - Ducati Desmosedici GP9 - + 25.544
07- Colin Edwards - Monster Yamaha Tech 3 - Yamaha YZR M1 - + 25.676
08- Alex De Angelis - San Carlo Honda Gresini - Honda RC212V - + 34.109
09- James Toseland - Monster Yamaha Tech 3 - Yamaha YZR M1 - + 35.617
10- Randy De Puniet - LCR Honda MotoGP - Honda RC212V - + 39.824
11- Chris Vermeulen - Rizla Suzuki MotoGP - Suzuki GSV-R - + 40.776
12- Niccolò Canepa - Pramac Racing - Ducati Desmosedici GP9 - + 50.661
13- Gabor Talmacsi - Scot Racing Team MotoGP - Honda RC212V - + 59.188
Alessio Piana
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