Il motivo delle ultime gare è chiarissimo: chi ben comincia è a metà dell’opera. Estoril ha rappresentato alla perfezione questo detto tramutato in tematica principale per l’andamento del weekend, che Valentino Rossi spera di confermare a Phillip Island. Miglior tempo nella prima sessione di prove libere, giusto quando Jorge Lorenzo incontra qualche problema e, a cinque minuti dal termine, saggia l’asfalto scivolando alla “Honda Corner” dopo aver perso l’anteriore della sua Yamaha M1. Niente di grave, ma un duro colpo per il morale come dimostrato dal mesto rientro ai box, per un’ora di prove dove mai è parso veloce quanto il suo rivale e compagno di squadra.
Sarà così costretto a inventarsi qualcosa Jorge Lorenzo questo fine settimana per recuperare quel 1″ di svantaggio sul giro “secco” (qualche decimo meno sul passo) da Valentino, provando a scavalcare anche avversari che si sono presentati davanti alla Yamaha #99. E’ il caso di Colin Edwards, quinto con il team Tech 3 in ottima forma (James Toseland è buon settimo nonostante una scivolata), o di Alex De Angelis, quarto in un circuito dove è sempre andato fortissimo.
C’è poi il solito Dani Pedrosa in terza posizione che rifila il canonico secondo di distacco ad Andrea Dovizioso, e non poteva mancare nemmeno Casey Stoner che è l’unico ad aver impensierito Valentino Rossi sulla prestazione assoluta. Giocando in casa ha iniziato nel migliore dei modi con un buon passo velocistico ritrovandosi a 135/1000 da Rossi, con gli altri Ducatisti a oltre 1″5.
Questo è il caso di Mika Kallio, nono e scivolato alla “Honda Corner”, di Nicky Hayden 10° e Niccolò Canepa, ultimo con una brutta caduta all’ingresso della curva 1, punto storicamente difficile in caso di qualsiasi inconveniente di guida. Il giovane genovese è parso dolorante al braccio destro riuscendo così a percorrere solo 16 giri a Phillip Island non potendo approfondire la conoscenza della pista. Altri pensieri per gli altri italiani con Loris Capirossi decimo e Marco Melandri 14°, davanti a Chris Vermeulen e Gabor Talmacsi in penultima posizione.
Ecco il solito Casey Stoner, velocissimo, spettacolare in sella, al limite meccanico e fisico della propria Ducati Desmosedici. Suo il miglior tempo nell’ultima sessione di prove libere in 1′30″626, conseguito poco prima di un’altra costante di Phillip Island in questo periodo: la pioggia. Un acquazzone forte, implacabile, combina guai e rovina lavoro. I piloti rientrano in fretta e furia ai box per poi scender in pista ad un quarto d’ora dalla bandiera a scacchi, prendendo confidenza con queste condizioni che, purtroppo, potrebbero ripresentarsi tra poco nelle qualifiche e domani in gara.
La classifica resta così ferma a 34 minuti dall’avvio dell’ultimo turno di libere, con Stoner leader (ed imprendibile sulla pioggia con 1″ di margine) e Dani Pedrosa inseguitore a 48/1000, molto veloce nella sua lunga militanza in pista con una Honda dal rendimento altalenante nel corso di ogni weekend di gara. Valentino Rossi è terzo, quasi 3/10 dalla vetta, ma soprattutto con mezzo secondo fisso su giro singolo e passo gara di vantaggio nei confronti di Jorge Lorenzo. Risolti i problemi fisici, restano le difficoltà di messa a punto riscontrati ieri, tanto che pesano gli 8/10 dalla vetta e lo svantaggio dal proprio compagno di squadra.
Dietro i “Fantastici 4″ ci sono poi piloti da seguire nel weekend con particolare attenzione come Alex De Angelis, quinto confermandosi velocissimo a Phillip Island, giusto davanti a Mika Kallio, Andrea Dovizioso (1″5 da Pedrosa..), Toni Elias e lo sfortunatissimo Marco Melandri dolorante alla mano sinistra. La ragione? Un gabbiano ha impattato sul cupolino della propria Kawasaki proprio quando stava iniziando a piovere: a 300 orari non è proprio il massimo, sebbene sia quasi un dazio per tutti i piloti nella propria esperienza a Phillip Island.
Fuori dalla top ten invece Loris Capirossi, undicesimo e primo a scender in pista sul bagnato, ultimo a sorpresa Colin Edwards in gravissima difficoltà in questa sessione per problemi inspiegabili. Non ha girato Niccolò Canepa, che per il volo di ieri ha concluso anzitempo il weekend, lasciando lo schieramento della MotoGP con soli 16 piloti.
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