La guerra a volte e' necessaria, nonostante si tratti sempre di una ''grave'' tragedia umana. Alla cerimonia per la consegna del Premio Nobel per la Pace, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha ammesso la fondatezza delle critiche che hanno accompagnato l'assegnazione del premio a lui che, nello stesso momento, ha deciso di inviare 30 mila uomini in piu' in Afghanistan ed ha detto apertamente di non meritarlo come alcuni suoi predecessori illustri, fra cui Martin Luther King e Nelson Mandela. ''Gli strumenti della guerra hanno un ruolo nel preservare la pace'', ha detto Obama. ''E questa verita' deve coesistere con un'altra, ovvero con il fatto che la guerra, non importa quanto sia giustificata, e' sempre una tragedia umana''. Il presidente ha detto di provare un ''forte senso dei costi del conflitto armato'' e ''del nostro sforzo per rispondere alle questioni legate al rapporto fra guerra e pace''. Obama ha aggiunto di ricevere il premio con ''profonda gratitudine e grande umilta'. E' un riconoscimento che parla alle nostre piu' alte aspirazioni. Noi non siamo prigionieri del nostro destino. Le nostre azioni contano e noi possiamo piegare la storia in direzione della giustizia''.
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