..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

mercoledì 9 dicembre 2009

TEMPO (quasi) SCADUTO

Coro bipartisan a Obama: sull’Iran il tempo sta scadendo

L’ultima cosa di cui in questo momento Barack Obama ha bisogno è un altro conflitto militare in Iran. Eppure, mentre il regime teocratico di Teheran continua la repressione dei manifestanti e respinge gli inviti a fermare la corsa al nucleare, i circoli politici e intellettuali di Washington cominciano a suggerire al presidente americano di adottare strategie, misure e soluzioni diverse da quelle impiegate finora. Obama ha più volte ripetuto che gli ayatollah avrebbero avuto tempo fino alla fine dell’anno per mostrare nuove disponibilità di fronte alle richieste della comunità internazionale. L’offerta non è stata accolta dal regime e ora, anche su pressioni del Partito democratico al Congresso, la Casa Bianca sta provando a convincere Cina, Russia, Europa e Turchia ad accettare un pacchetto di sanzioni economiche contro Teheran.
Il Bipartisan Policy Center, un centro studi indipendente fondato due anni fa da quattro ex leader del Senato, due repubblicani e due democratici (uno dei quali è l’inviato in Medio odiente di Obama, George Mitchell), ha appena pubblicato un rapporto per avvertire che il tempo a disposizione per prevenire un Iran nucleare sta terminando. L’Amministrazione Obama, si legge nel rapporto, deve adottare una strategia più energica centrata su un ulteriore tentativo diplomatico definito e accelerato, su sanzioni coercitive che difficilmente Russia e Cina accetteranno e su azioni militari chirurgiche se entro la fine dell’anno gli iraniani continueranno a ignorare gli appelli. Soltanto un anno fa, un analogo rapporto dello stesso centro studi era stato molto più cauto sull’intervento militare. Ora, spiegano, le cose sono cambiate e la minaccia iraniana è “insostenibile”. Ad Harvard, invece, s’è tenuta una dotta simulazione della crisi con l’Iran condotta da esperti, professori ed analisti. E’ finita con due scenari possibili: o Israele agisce da solo o l’Iran si fa la bomba.

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