In Europa si puo perdere, soprattutto quando le squadre rimangono sedici, in Europa, ovunque vai a giocare, anche se ti chiami Arsenal, devi mettere in campo grinta e determinazione, come fatto ieri sera dagli uomini di Wenger.
Ma in Europa, così come in campionato o nella coppa nazionale, devi giocare con un portiere: l'Arsenal non ce l'ha!
E' quanto di più evidente si sia potuto vedere nella notte di Oporto all'Estádio do Dragão.
Due gol che hanno dell'incredibile. Il primo frutto di un'errore imperdonabile di posizione, il remake di quanto fatto da Almunia in Arsenal-Man Utd di quindici giorni fa. Il secondo è dilettantismo allo stato puro: consegnare, in area di rigore e dopo aver commesso un'ingenuità imperdonabile sul retropassaggio di Campbell, la palla agli avversari quando la squadra doveva ancora rientrare, fargli battere la punizione e guaradare attonito quello che, incredibilmente, stava accadendo.
Perdere ci sta, ma non in questo modo. Perdere fa parte dello sport, ma non in questo modo. Perdere fa male, ma perdere "senza" portiere lo fa ancora di più.
E' ufficiale: l'Arsenal ha bisogno di un portiere! Non si puo andare a giocare un ottavo di finale di Champions League senza l'estremo difensore.
Una richiesta. Sabato pomeriggio all'Emirates Stadium voglio vedere in campo (ed in porta) il #24 da Desio.
La partita
Nonostante i due gol subiti gli uomini di Wenger lasciano il Portogallo con un buon risultato, il gol segnato da un monumentale Sol Campbell lascia aperte le porte del quarto di finale. Tra quindici giorni a Londra basterà un gol (senza subirne!) per accedere al turno successivo, e considerando l'ottima stagione dei gunners tra le mura amiche l'impresa sembra ampiamente a portata di mano. Portiere permettendo.
2 commenti:
Condivido tutto...pero' ...pensavo...che se i Gunners avessero giocato dall'inizio in dieci ( proprio senza Fabianski sul rettangolo di gioco)...forse era meglio....
Fosse la volta buona che Arséne decide di lanciare definitivamente il #24 di Desio...
I want Vito Mannone!!!
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