Oyonnax ha vinto il Prix d’Amérique alla straordinaria quota di 172 contro 1 al toto francese. In pratica era ignorato. Eppure si è imposto come si dice in questi casi, senza rubare niente, con la migliore tattica e il più favorevole svolgimento di corsa.
In retta a centro pista ha superato Quaker Jet, un’altra sorpresa, e il favorito Meaulnes du Corta, sconfitto nel finale.
Meaulnes du Corta guida e rallenta a un km dal traguardo mentre Ready Cash forse paga l’essere per la prima volta sferrato e sbaglia. Avanzano a turno i favoriti e sono decisivi gli ultimi 400 conclusivi: sia Rolling d’Heripré che Quarla sperano di cogliere Meaulens du Corta in crisi. Ma finiscono per farsi del… male e accusare la fatica in retta
E’ come un assist per Oyonnax e Quacker Jet che in retta raggiungono Meaulnes du Corta in difficoltà, passa Quaker Jet, ma Oyonnax è ancora più brillante e vince L’Amérique alla quota più alta del terzo millennio e forse in assoluto: 160 e spiccioli contro uno.
Oyonnax guidato come meglio non avrebbe potuto da Sebastien Ernault ha fatto esattamente il contrario della fuga in avanti nel Cornulier, dove entrò in crisi nel finale. Sarà che la lezione è servita al suo trainer Vincent Brazon, che quel giorno gli era in sella, oppure era un test con pretattica per essere al top nell’Amérique? Fatto sta che l'Amérique 2010 è andato; in tanti hanno perso l'appuntamento con la storia, uno solo l'ha scritta per sempre.
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