WHAT A NIGHT! WHAT A GOL!
E' stato spettacolo puro, quello che si è potuto ammirare all'Emirates Stadium nella notte della qualificazione ai quarti di finale di Champions League dell'Arsenal.
Uno spettacolo che, nonostante la defezione del "Capitano", ha visto coinvolti tutti: da Arséne Wenger che ancora una volta non ha sbagliato la formazione iniziale, a Nicklas Bendtner autore di uno storico "hat-trick", realizzato per la prima volta nella nuova "casa" dei Gunners, ed eguagliando, come sesto uomo della storia del club, giocatori come Baker e Forte (entrambi in Coppa delle Fiere contro lo Staevnet; 7-1 il risultato finale), Parlour contro il Werder Brema nella Coppa Uefa del 1999 ed Henry, a segno nel 2002 e contro la Roma in Champions League. Ha tenuto, invece, il record di Smith, autore nel 1991 di quattro gol contro l'Austria Vienna.
E' stata la notte, seppur senza timbrare il cartellino, di Andrey Arshavin, autore di due assist e dell'azione che ha portato al vantaggio la squadra di Wenger. Alla festa ha anche partecipato Emmanuel Eboue, subentrato nella ripresa a Rosicky ed autore del gol del 4-0 e del rigore che ha permesso al danese numero 52 di portarsi a casa il pallone autografato.
Prestazioni sopra le righe dei due esterni di difesa, Sagnà a destra e Clichy a sinistra, con quest'ultimo che ha ritrovato, dopo l'infortunio, corsa, velocità e fiducia.
Impressionante il centrocampo, con Alex Song autore di una prova a dir poco maiuscola e Abu Diaby sempre più leader di una squadra che si è messa a volare nel momento più importante della stagione.
Ma se è stata una notte da spettacolo puro il merito va anche, e soprattutto, a chi, chiamato in causa, è stato capace di non far rimpiangere il numero 4 dei rossi di Londra: Samir Nasri.
Dai suoi piedi è nato praticamente tutto. Messo nella condizione di agire nella posizione ideale, il talentuosissimo ventiduenne marsigliese ha offerto il meglio del suo repertorio: visione di gioco, dribbling e passaggi filtranti che hanno spezzato in due la difesa dei lusitani.
Al 63', però, è arrivata la perla che ha fatto esplodere i 59.661 spettatori che hanno gremito gli spalti dell'Emirates Stadium.
Preferisco non raccontarla, sarebbe banale, consiglio, invece, di gurdarla, e non stupitevi se alla fine esclamerete: what a gol!!!!
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