..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

martedì 18 maggio 2010

GALDI, NON COSI'!

Gli hanno chiesto aiuto, per redarre la seconda informativa, e Lui, Muarizio Galdi firma della Gazzetta dello Sport, non ha esitato.
Gli hanno chiesto come si svolgevano i sorteggi arbitrali, e Lui, Maurizio Galdi firma della Gazzetta dello Sport, non ha esitato.
Ma nei principi basici del mestiere non si evince che il giornalista non può accettare privilegi, favori o incarichi che possano condizionare la sua autonomia e la sua credibilità professionale?
Non si evince che non deve omettere fatti o dettagli essenziali alla completa ricostruzione dell’avvenimento?
E ancora: in tutti i casi di indagini o processi, il giornalista non deve sempre ricordare che ogni persona accusata di un reato è innocente fino alla condanna definitiva, non costruendo notizie in modo da presentare come colpevoli le persone che non siano state giudicate tali in un processo?

«Durante le indagini per la procura di Napoli abbiamo utilizzato Galdi per chiedere informazioni sul calcio, soprattutto per cercare siti web che fossero utili per le indagini ma anche informazioni in genere. Aveva contatti con il maggiore Auricchio e con me; i contatti erano sporadici, a volte a voce a volte al telefono. I contatti sono avvenuti soprattutto all’inizio delle indagini, negli ultimi mesi del 2004; mi chiamava frequentemente per chiedermi notizie sulle indagini; io lo chiamavo per avere le notizie che mi interessavano…Durante le redazione della seconda informativa noi cercavamo di comprendere le modalità del sorteggio arbitrale e io chiesi notizie al Galdi ed egli sulla casella istituzionale di posta del reparto mi inviò una mail che conteneva le norme in base alle quali i designatori avevano stabilito di fare i sorteggi. Io gli ho fatto per cortesia un ricorso avverso una sanzione per violazione al codice della strada…… Aggiungo che il Galdi, dopo la fuga di notizie, si lamentò con me ed il maggiore Auricchio del fatto che lui aveva fornito apporto alle indagini senza nulla ricevere, a differenza di alcuni suoi colleghi» (Maresciallo Di Laroni)

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