..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

lunedì 10 maggio 2010

I MAGNIFICI SETTE

Quello che è uscito in queste ultime settimane dal processo calciopoli in corso a Napoli, nonostante molti non lo vogliano ammettere, ha sconfessato un bel po' di certezze.
Oltre all'ovvio clamore per il coinvolgimento di santi e onesti uomini, una cosa sembra essere sfuggita ai più: la posizione di altri protagonisti del processo in corso a Napoli. D'altra parte non ci si può aspettare troppi approfondimenti su questi temi, i troppi forcaioli del 2006 farebbero la figura che gli compete, quella dei peracottari.
Ma torniamo agli attori del processo. Tra questi va certamente annoverato l'avvocato Bruno Catalanotti, patrocinatore del Brescia calcio. L'illustre avvocato si è distinto sin dalla prima udienza di discussione come uno dei più convinti sostenitori dell'impianto accusatorio. I suoi interventi evidenziavano una sintonia ed un apprezzamento per il lavoro dei pm davvero profondo.
Nulla di strano che una parte civile che chiede 55/56 milioni di euro a Moggi e Giraudo si schieri con Narducci e soci, sarebbe stato anomalo il contrario.

In verità l'immagine del nostro già nel corso dello svolgimento del processo ha subìto un grave colpo quando durante l'udienza de 30 ottobre scorso l'avvocato Merlone, uno dei due legali di Pairetto, ha reso pubblico un presunto tentativo di Catalanotti di “intercedere” presso l'ex designatore torinese consigliandogli una ammettere le sue colpe, perché questo sarebbe stato positivamente valutato dai giudici all'atto di emettere una più che probabile condanna.
L'episodio ad oggi resta solo “presunto” perché finché i fatti non saranno accertati, anche per Catalanotti vale la presunzione di innocenza. Certo, se fossero vere le accuse pendenti verso il legale del Brescia, dovremmo chiederci quanto effettivamente credesse nell'impianto accusatorio dei pm.
Dopo la disvelazione delle “intercettazioni dimenticate” ci sarebbe però da riconsiderare la stessa costituzione del Brescia calcio verso la presunta cupola moggiana. Pare infatti che tra le conversazioni di cui i legali di alcuni imputati (Moggi in primis) hanno chiesto la trascrizione, ve ne siano alcune che riguardano anche l'allora ds del Brescia, Governato.
L'Avvocato Catalanotti nel luglio 2009 ad una domanda di un giornalista de La Nazione che gli chiedeva come si spiegasse la strana situazione che si viveva in quei giorni, di poco antecedenti alla riammissione delle parti civili, così rispondeva: «La risposta viene da lontano. Dalle critiche di protagonismo ai pm Beatrice e Narducci. Una modalità, quella dell’attacco al pm, che ricorda molto da vicino quella che utilizzarono i nemici di Tangentopoli, nella pretesa di legalizzare l’accaduto con il ricorso all’insopportabile refrain ‘così fanno tutti’. Allora fu il mercimonio della funzione di governo, con Moggi, poi, il controllo a tavolino (meglio: al telefono) dei risultati delle partite in favore dei ‘protetti’».
Alla luce delle nuove telefonate, vorrei riecheggiare quella domanda:
L'attuale posizione processuale della sua assistita è davvero strana, visto che anche da Brescia si telefonava, che ci state a fare tra le parti civili? Li volete ancora i 55/56 milioni di euro?
Forse così non facevan tutti, ma sembra che il Brescia lo facesse, in quel caso sarebbe insopportabile.

1 commento:

Anonimo ha detto...

"piaccia o non piaccia"....
Scudetto 2006, la Figc decide
prima del prossimo campionato
Vacanze rovinate per il superprocuratore Stefano Palazzi e i suoi investigatori: prima che inizi la prossima stagione calcistica (quindi, al più tardi, entro il 20 agosto), dovranno emettere un verdetto su Calciopoli-2 e su quello scudetto del 2006 tolto alla Juventus e assegnato (da Guido Rossi) all'Inter . Dovrà volare, Palazzi, perché i tempi sono ristretti: ha chiesto ufficialmente alla procura di Napoli le nuove intercettazioni (74, per ora), prodotte dalla difesa di Luciano Moggi. Non le avrà prima di metà giugno perché è probabile che il mandato alle trascrizioni venga dato al perito del tribunale solo l'11 di maggio (a proposito: Ancelotti martedì prossimo non sarà a Napoli) e il perito avrà bisogno di almeno un mese di tempo. Così il lavoro di Palazzi e c., con relativi interrogatori ai tesserati, potrà iniziare solo a metà giugno: ma intanto gli 007 della procura si sono già fatti un'idea di quanto uscito sui giornali e sui siti. Molte intercettazioni sono note, ormai. Giancarlo Abete, n.1 della Figc, è persona prudente ma perbene: mai, nella sua lunga carriera, un'intercettazione che lo riguarda (forse è un merito...).

Ha chiesto a Palazzi "chiarezza" ma ha anche detto che "i comportamenti illeciti si prescrivono, quelli morali no". Attenzione, è una frase importante: questo significa che comunque Palazzi dovrà fare chiudere l'inchiesta su Calciopoli-2, dando una verdetto. Di assoluzione, o di colpevolezza. Poi, se è i fatti sono avvenuti prima del 30 giugno 2005, sono prescritti (a meno che ci sia reiterazione, come sostengono alcuni legali). Resterà però un giudizio morale. Quindi, è inutile nascondersi dietro la prescrizione: una sentenza, comunque, ci sarà. Così come verrà presa, sempre entro l'estate, una decisione sullo scudetto 2006: qui non esiste nemmeno l'alibi della prescrizione. Palazzi e c. dovranno valutare le telefonate di Moratti e Facchetti. Di pura cortesia sembrerebbero quelle di Moratti con Bergamo mentre bisognerà valutare che "peso" avevano le parole di Facchetti quando parlava con l'arbitro De Santis prima di una partita (proibito, anche a quei tempi, e non solo adesso...) e quando consigliava Mazzei di mettere due arbitri preclusi nel sorteggio, in modo che per Inter-Juve uscisse Collina (poi, per la verità Inter-Juve fu diretta da Rodomonti e Collin andò ad arbitrare Chievo-Milan). Quelle chiamate vanno "pesate", valutate. C'è stato da parte dell'Inter un comportamento "poco limpido"? Presto la Juventus potrebbe chiedere ufficialmente alla Figc che venga revocato quello scudetto al club nerazzurro, Bobo Vieri già la ha fatto. La decisione sullo scudetto 2006 sarà presa da Palazzi che poi passare le carte al consiglio federale.
Ci sono ancora tanti misteri in Calciopoli-2 che vanno chiariti in fretta e prima che parta la prossima annata. Mazzini, De Santis e Bergamo sono pronti ad essere sentiti dalla procura, lo stesso Moggi ha minacciato di denunciare la Figc per omessa denuncia se non riapre i processi. Mazzini è stato condannato a cinque anni conj proposta di radiazione senza essere mai stato sentito da Borrelli e c,. Bergamo parlava di griglie con tutti ("con Facchetti, Capello, Meani, Sacchi...") ma la Figc allora si guardò bene dall'indagare. Ora dovrà farlo e in tempi relativamente rapidi.