Mentre continua il giallo intercettazioni del processo Calciopoli, dove risulterebbero spariti i dvd e i cd contenenti le 171mila telefonate su cui si è basato il processo nell’estate del 2006 e su cui avrebbe lavorato recentemente il pool di Moggi, (in poche parole, da come riporta La Gazzetta dello Sport, non si capisce da dove sono usciti i file audio su cui i consulenti e gli avvocati hanno lavorato per scovare le famose intercettazioni-bis), scoppia il pasticcio sulla partita Inter-Sampdoria.
Dalle nuove intercettazioni emerge una conversazione fra il designatore arbitrale di allora Paolo Bergamo e il presidente dell’Inter Giacinto Facchetti. Conversazione che ha come tema l'arbitro Bertini, ritenuto dagli accusatori del processo di Calciopoli, uno degli esponenti della cupola di Moggi.
Poco prima della gara tra i neroazzurri e i blucerchiati i due hanno questo colloquio: Facchetti dice: «Sto andando allo stadio l’ho detto con i miei di avere con Bertini un certo tatto, una certa disponibilità. L’ho detto con i giocatori, con Mancini e gli altri». Bergamo risponde: «Vedrai che sarà una bella partita. ( Bertini) viene predisposto a fare una bella partita» . Facchetti: «Si si, va bene» . Ber-gamo: «È una sfida che vedrai la vinciamo insieme. Vedrai che le cose andranno per il verso giusto poi la squadra sta ricominciando ad avere fiducia, a fare i risultati, fa morale … ».
Ora. Sul contenuto della telefonata, e sfido chiunque a dire il contrario, trovo solamente quel modus vivendi adoperato da tutti coloro che gravitavano all'interno del mondo del pallone (quelli che decisero la fine sportiva della Juventus): chiacchiere da bar dello sport; dove tutto si può dire tranne che Facchetti e Bergamo cercavano in qualche modo di "comprare" o "vendere" la partita.
Detto questo è importante sottolineare l'aspetto più raccapricciante.
La partita in questione fu vinta dall'Inter, in rimonta sulla Sampdoria (3-2), ma per i Carabinieri il risultato fu un'altro.
Secondo l’informativa i Carabinieri trovano una conferma dello strapotere di Moggi in quella designazione e in quella gara: su Bergamo per fare designare il “fedele” Bertini; e poi sullo stesso Bertini (attraverso la presunta utenza svizzera) per condizionare la partita dell’Inter, con ripercussioni per lo scudetto. E infatti, sostengono i Carabinieri, l’Inter fu bloccata sul 3-3.
A Napoli non si trovano più i dvd e i cd, nelle informative dei Carabinieri si sbagliano i risultati degli incontri, e a noi non rimane altro che assistere a questa vergogna, pagando di tasca nostra i pasticci consumati da questa banda di incompetenti.
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