Chiamato a testimoniare l'arbitro torinese Alfredo Trentalange, all'epoca dei fatti osservatore arbitrale e attualmente responsabile tecnico dell'Aia, alla domanda sull'eventuale omaggio da parte di Giraudo di un'autovettura ha così risposto: «Non ho avuto nessuna auto da Giraudo, ho comprato per me e mia moglie negli anni diverse auto con lo sconto fatto ai vip dalla Fiat». Oplà!
Ancora una testimonianza, questa da parte del giornalista Pesciaroli, che interrogato inizialmente dal legale di Pairetto sulle modalità del sorteggio ha così dichiarato: «Ero uno statistico degli arbitri, ho partecipato a quasi tutti i sorteggi avvenuti a Roma e a qualcuno di quelli avvenuti a Firenze. La presenza del notaio mi tranquillizzava anche se speravo da giornalista di poter tornare al giornale una volta dicendo che il sorteggio era stato truccato ma non ce n'è stato mai motivo... Il notaio era al centro del tavolo nella sede Aia di via Tevere. La stanza era così piccola che chi estraeva era quasi a portata di mano. Non ho mai avuto impressione che ci fosse qualcosa di sospetto. Magari avessi fatto questo scoop almeno avrei avuto la possibilità di allungarmi la carriera. Se avessi visto qualcosa di irregolare certo non me ne sarei stato zitto». Oplà!
GLMDJ
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