Che lo stato fosse comatoso l'ho scritto in parecchie circostanze, denunciando un sistema, quello del calcio italiano, che si esalta al suo mantenimento.
Colpe e colpevoli, visti i fattori in campo, non si potevano, e non si devono, attribuire a chi, sia da commissario tecnico (di cui non ho mai fatto mistero sulle errate scelte) che da giocatori, ha partecipato all'ultima edizione del mondiale. Quanto invece a chi, nella gestione calcistica più fallimentare di sempre, continua a sostenere che nulla abbiamo da imparare, che tutto va bene, che il movimento è in crescita.
Peccato che dopo le disfatte nell'Europeo del 2008 e nel mondiale sud africano, e le "eliminazioni" dall'organizzazione dei prossimi due campionati europei, l'Italia chiude nel peggiore dei modi l'avventura nel campionato europeo di categoria (under19), uscendo mestamente con un solo punto nel girone e zero reti realizzate. A questo si aggiunge l'esclusione automatica dal Mondiale Under 20 di Colombia 2011.
Un movimento in continua crescita, al ribasso.
Nessun commento:
Posta un commento