..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 29 luglio 2010

NULLA E' RELATIVO

Si è svolto nella sede della Borsa di Milano il sorteggio del prossimo campionato di Serie A; e di come si sono abbinate le squadre per le 38 giornate che le vedranno affrontarsi non scrivo nemmeno una riga: banale.
Due, però, gli appunti.

Il Presidente del Napoli Calcio, Aurelio De Laurentiis, si è lasciato andare in un monologo stile Hollywood nella serata degli Oscar, ed in ordine ha citato: "il calcio ha toccato il fondo"; "la Lega calcio ha provato per la prima volta una sua iniziativa autonoma e una sua autorevolezza"; "non bisogna avere paura di creare qualche strattone".
Che il calcio abbia toccato il fondo ringraziamo il Presidente per avercelo fatto notare: non ce ne eravamo accorti. Su iniziative, autonomia, autorevolezza sarà il tempo a dire. Lo strattone è stato un rigore da calciare a porta vuota, senza possibilità di replica, ma si sa: gli effetti speciali sono solo roba per cinematografi.
Il Presidente dell'Aia Marcello Nicchi al termine della presentazione del calendario di serie A, ha voluto precisare alcuni punti: a) "la moviola come viene utilizzata oggi mi trova del tutto contrario: una cosa è seguire la partita in campo con gli occhi, un'altra cosa è rivedere con la telecamera. Sono due partite diverse: facciamo vedere tutto e siamo noi i primi a riconoscere i nostri errori ma la cosa migliore è far vedere tutto e commentare poco"; b) "il commento è soggettivo e relativo e poi se la moviola è fatta in modo sbagliato, ne paghiamo le conseguenze noi arbitri, nelle periferie, con 500 che finiscono al pronto soccorso ogni anno";
E bravo Nicchi, perché commentare, perché giudicare, d'altronde una cosa è seguire la gara dal campo, correndo, sudando, senza alcun aiuto, altro è stare comodi sul divano, aspettare la moviola, il fomentare l'episodio dal telecronista di turno, et voilà: qualcuno ruba sempre. E poco importa se il commento è soggettivo, relativo, se la stessa moviola viene usata in maniera sbagliata, quello che il nostro calcio propone è l'unione d'intenti, l'andare tutti insieme verso un'unica direzione, fomentare il sentimento: quello del popolo.
Ha ragione quando Nicchi sostiene che ogni anno un numero elevato di arbitri finisce in ospedale, peccato che dimentica due particolari: a) questo è il calcio voluto da chi è arrivato secondo, se non quarto o peggio ancora quinto, per una vita, compresi quelli che venivano dopo, e prima; b) a rimetterci, Presidente, non sono stati solo gli arbitri, ma tanta brava gente che non vedeva l'ora che arrivasse domenica per tifare la propria squadra, quella squadra che grazie ad una moviola sbagliata, ad un commento soggettivo, è stata spazzata via, tra le altre cose, dal sentimento popolare. E non è stato per niente relativo.

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