Fuoco e fiamme per la pole position, la quarta stagionale e consecutiva (39° in carriera, 13 delle quali in MotoGP), di Jorge Lorenzo al Sachsenring. A 25 minuti dal termine l’esplosione, nel senso letterale del termine, del propulsore ai limiti del kilometraggio della propria Yamaha l’ha costretto a fermarsi: l’olio in pista nei pressi della prima curva (la “Coca Cola Kurve”) ha tratto in inganno Ben Spies e Randy De Puniet, con quest’ultimo arrivato a sbattere con la caviglia destra sulla M1 dell’iridato Superbike in carica, costretto ad interrompere in anticipo le prove con il 7° tempo.
Imposizione della bandiera rossa, ripartenza alle 14:50 con Lorenzo che è riuscito comunque a costruire la pole beffando per soli 24 millesimi Casey Stoner, in forma con una Ducati Desmosedici GP10 che ha messo… le ali. La prima fila, compresa in meno di 2 decimi di secondo, premia anche Dani Pedrosa, ma non Valentino Rossi, quinto in griglia a mezzo secondo dal team-mate in Fiat Yamaha.
Rossi ha girato, e molto, nell’ora a disposizione, mostrando un passo altalenante con prospettive da top-5, obiettivo prefissato dal campionissimo di Tavullia alla vigilia della gara che segna il suo rientro a 43 giorni dal brutale infortunio del Mugello. Valentino si ritrova con un Lorenzo velocissimo sul passo, Stoner e Pedrosa poco staccati, ma anche Andrea Dovizioso al quarto posto ad aprire la seconda fila.
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