Una volta era riconosciuta come la "Città dei Fiori", oltre a quella del Festival della Canzone Italiana.
Riconosciuta e valorizzata grazie anche ad un clima quasi perfetto per la coltivazione in pieno campo, e in serra, delle più variegate specie. In primavera, da qualunque posto si arrivasse, i colori riempivano gli occhi dei turisti, ammaliati da tanta natura, da quella poesia che il fiore riesce a trasmettere.
Ora no. Ora si mettono in cassa integrazione i dipendenti della cattedrale del deserto, si fanno parole sul come, dove e quando rimettere in piedi quella che era la forza economica della provincia e della città, si fanno spedizioni oltre confine per vedere (?) come si comportano i paesi concorrenti nella commercializzazione del fiore.
Però c'è chi ci tiene a Sanremo, e allora è quasi tutto pronto per vivere il capodanno 2011 fatto di luci, suoni, immagini e animazioni speciali; tutto rigorosamente senza fiori, quelli ormai non li considera più nessuno.
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