..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

lunedì 17 gennaio 2011

MARSHGATE LANE

C'è una storia, di Sport, che sta per iniziare, e questo Blog in collaborazione con "How am I driving?" ve la racconterà.
In questa "prima" il racconto lo lascio integrale, senza scalfire nemmeno una parola, senza farvi perdere l'emozione di camminare per Marshgate Lane.
Una via dispersa in una zona industriale dell'est di Londra. Vicino ci sono paludi, zanzare, topi, rumori di piccoli business. Alcuni caffe' dove il menu e unico: English Breakfast servito con caffe lungo, lunghissimo... macchiato con una goccia di latte. Quando si vedeva uno in giacca e cravatta in queste zone, lo si guardava sempre con sospetto.
Queste zone non erano neppure segnate nelle mappe della citta'. Alcuni anni fa, una ventina di anni fa, una linea della DLS collegava Stratford alla City Londinese, Canary Warf.
Ma pochi di coloro che lavoravano negli uffici dorati della city prendevano questo lento trenino, l'overground. Casomai in queste zone di Londra ci vivevano coloro che lavoravano si alla City, ma nei ristoranti, nelle imprese delle pulizie o coloro che ancora erano alle prime armi.

Da sempre l'est, questa zona londinese, era la prima meta degli emigrati dell'est europa, quelli che arrivavano con la Visa “studenti”. Case a poco prezzo, servizi pessimi, ma non tanto lontano dal centro citta'. Dieci anni fa a Stratford potevi camminare per strada e non capire in che parte del mondo ti trovavi.
Ricordo sempre (e sempre racconto agli amici, quando ci si vede...) della volta che andai a vedere West Ham Vs Arsenal, era forse il 2001, ed ero con Bruno. Tutto era irreale attorno a noi. Pareva di essere in mondo dimenticato. La gente che tagliava i capelli in strada, le insegne dei negozi di una lingua sconosciuta, le insegne irriconoscibili. Pareva impossibile che Londra fosse a soli 15 minuti di metropolitana.
Marshgate Lane non la trovavi con il navigatore, non c'era il navigatore. Neppure con google map (anche quello sconosciuto...) e questa via era solo una contorta strada che non aveva una vera storia, ma collegava le vari aziende di artigiani, carpentieri, depositi confusi, che si erano formati negli anni a ridosso del Bow Back River, che aveva tanti ramoscelli attaccati, tra cui il Pudding Mill River. Appunto un Mulino, che il vento guidava e che (si dice..) avesse la forma di una torta. Non si sa per certo, il Mulino venne abbattuto verso la fine del 1800 e da allora e' solo rimasto il nome alla zona.
Un posto dimenticato da Dio, un posto sconosciuto ai Londinesi, un luogo che neppure chi viveva in queste zone veniva a visitare: non c'era nulla da vedere. Ci venivi solo se ci lavoravi. Stop.
Ebbene alcuni anni fa questa zona ha avuto un incoronamento gigantesco. Ieri pomeriggio sono sceso alla fermata chiamata Pudding Mill Lane e con me sono scese una trentina di persone.
Fuori dalla stazione abbiamo trovato un gruppo di 25 persone, parlavano tedesco tra di loro e una guida gli invitava a seguirla dentro un cunicolo blue, fatto di pannelli di legno, alti alcuni metri. Anche io andavo dove andavano loro. Dieci minuti di cammino. Famiglie, gente in bicicletta, turisti.... una piccola collina. Un container verde. Una serie di Container, che costituiscono assieme un bar, ben fornito e sul tetto del bar un bella bella balconata.
Un giorno potro' dire come l'ho visto e ci saranno le mie foto a testimoniarlo. Perche' tra due anni ricordera' come e' stato e forse molti o nessuno ha neppure idea di cosa fosse prima. Spero che questa storia vi aiuti a non essere completamente impreparati. Specie il giorno che avverra' questo avvenimento e tutto il Mondo ne parlera'.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma hai lasciato anche tutti gli errori/orrori...non va bene...:)))

ciao

Unknown ha detto...

:))))))))))))))))))))
Le emozioni non possono essere corrette.... MAI!!