..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 31 marzo 2011

DOPO IL PRIME TIME

Ieri ho scritto dei ventotto minuti in cui Barack Obama, a reti unificate, ha parlato alla Nazione, spiegando che l'America non interverrà via terra, che non perseguirà la cacciata di Gheddafi e men che meno si ripeterà un secondo Iraq. Poi, inevitabilmente, sono andate in onda sitcom, serie tv e pubblicità. Non è un caso, infatti, che molti dicono che la grandezza politica di Barack Obama sia proprio quella di sfuggire a qualsiasi catalogazione, di mostrarsi irriconoscibile. Poi ci sono i dati oggettivi: a) il Nobel per la Pace ha triplicato il numero delle truppe in Afghanistan; b) ha avviato una campagna di bombardamenti sul Pakistan; c) ha iniziato un'operazione bellica contro un dittatore arabo senza nemmeno chiedere l'autorizzazione al Congresso. Obama è stato eletto con una piattaforma di politica estera anti-bushiana, contraria all'ingerenza americana in giro per il mondo. Quell'Obama non c'è più, e il prime time è terminato.

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