..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

venerdì 4 marzo 2011

MATCH PREVIEW: ARSENAL - SUNDERLAND

Sarà il match ufficiale numero quarantasei della stagione, un'altra partita da vincere, un'altra gara su cui mettere l'ennesimo punto esclamativo. E' vero, siamo molto esigenti con i ragazzi: non c'è partita in cui non chiediamo la vittoria, non c'è gara che consideriamo poco importante. E allora tuffiamoci in questa ennesima sfida, che potrebbe proiettarci ad un solo punto dallo United (e questa volta a parità di game disputati), per credere davvero che dopo sette anni potrebbe toccare a noi alzare al cielo il titolo. Ricordo ancora perfettamente il match di andata, la rabbia e la delusione per un risultato che ci vedeva vincitori e che alla fine c'ha visto uscire dallo Stadium of Light con un misero punto, dopo aver buttato nelle gradinate un penalty che c'avrebbe permesso di andare sullo 0-2, e dopo esserci fatti agguantare nel quarto minuto di recupero (quando Phil Dowd ne aveva concessi tre) da Darren Bent.
Ma questa sarà un'altra partita, un altro Sunderland e soprattutto un altro Arsenal. Mancherà per infortunio Cesc Fabregas, la cui condizione fisica dovrebbe ristabilirsi completamente per l'impegno contro il Barcelona, così come mancherà Alex Song, anch'esso fuori per un fastidio al ginocchio e anch'esso recuperabile per il ritorno degli ottavi di Champions. Saranno out anche Walcott e van Persie, e di conseguenza sarà un match da prendere con le molle, da giocare con la giusta cattiveria agonistica, mettendo subito in chiaro le nostre esigenze di classifica, il nostro voler salire sul treno che potrebbe portarci alla stazione più importante.
Per il resto la formazione dovrebbe essere al completo (per il solo Laurent Koscielny c'è ancora qualche riserva), con i rientri dal primo minuto, dopo il turno di riposo di mercoledì sera, di Arshavin, Nasri e Wilshere. Ci sarà con molta probabilità anche Aaron Ramsey, tornato finalmente a disposizione dopo i prestiti al Forest e al Cardiff. Sarà presente anche la voglia, la determinazione e la fiducia di Niklas Bendtner, mattatore in FA Cup.
Di sicuro non mancherà il popolo vestito di bianco e rosso, che riempirà in ogni ordine di posto l'Emirates, senza il bisogno di dover fare propaganda radiofonica per occupare i posti ancora disponibili; ogni riferimento ad una squadra di Londra con i colori "blues" è voluto e non casuale.

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