Aaron Ramsey è nuovamente, e da sabato scorso, un giocatore a disposizione di Arsene Wenger, dopo un anno d'assenza. Ignasi Miquel, conseguentemente all'infortunio di Johan Djourou, entra a far parte della prima squadra per il finale di stagione, e tra panchina e qualche apparizione ha la grande chance di impressionare tecnico e tifosi e partire in pole position, nel ruolo di centrale, per la stagione a venire.
Poi c'e' la situazione portieri. Quattro portieri di cui tre infortunati: operazioni, tempi lunghi, stagione finita. Rimane solo Almunia, che da terza scelta si ritrova titolare e si potrebbe anche andare avanti con lui, ma il problema è che non esisteva un portiere di riserva. Cosi l'Arsenal ha chiesto alla FA di poter prendere un portiere in prestito per alcune settimane; richiesta concessa, ma nello stesso tempo si poteva anche firmare con chiunque non sia sotto contratto.
Ed ecco che la notizia che circolava sottovoce nel weekend è diventata pubblica ieri sera: Jens Lehmann è un giocatore dell'Arsenal.
Notizia che ha fatto la felicità di tutta la tifoseria e riportato il sorriso ad un ambiente che sembrava verso la depressione acuta. Jens era già nel radar dell'Arsenal , o meglio, esisteva già una collaborazione per diventare allenatore, in particolare dei portieri. E visto che era libero, essendosi ritirato a luglio, fisicamente ancora in ottima forma e conoscitore dell'ambiente, la soluzione del ritorno del grande portiere tedesco è parsa decisamente la più logica, la più sensata, la più economica. Quindi non un prestito di alcune settimane, ma proprio un nuovo acquisto. Un contratto fino a giugno e un ingresso in pompa magna nell'ambiente Arsenal per il suo futuro da ex-calciatore.Lehmann è stato uno dei migliori portieri in europa nello scorso decennio, detiene con la nostra maglia il record di imbattibilità in Champion league (10 partite consecutive senza subire una sola rete!), e il suo carattere è stato sempre uno dei lati che ho più apprezzato del tedesco. Schietto, diretto, alla volte un po' pazzo, ma un portiere, per essere grande, deve esserlo, altrimenti non faresti quel ruolo, solitario e assurdamente a rischio, in un gioco che se i tuoi compagni fanno dieci errori non saranno mai gravi come il solo tuo errore. Ci vuole carattere, ci vuole coraggio, bisogna essere duri e pazzi, un po' tedeschi e un po' portieri, o più semplicemente Jens Lehmann: welcome back!
2 commenti:
Discreto acquisto a livello tecnico, eccellente dal punto di vista emotivo ed economico.
L'ennesima mossa, a parere personale, azzeccata di Wenger.
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