Peccato, peccato, peccato. Questo è stato il primo pensiero dopo aver visto volare a terra Valentino Rossi. Questo è stato il primo pensiero dopo aver visto volare a terra Marco Simoncelli, in quel momento primo e con un passo che lo poneva come possibile vincitore della gara. Peccato perché si prospettava un gran premio dagli altissimi contenuti tecnici e spettacolari, un gran premio che invece è diventato orfano giro dopo giro dei suoi principali protagonisti. Ha vinto chi ha sbagliato meno, chi ha saputo aver pazienza, chi ha risparmiato il più possibile le gomme, queste ultime dilaniate a fine gran premio per l'aver dovuto sopportare le diverse condizioni climatiche che si sono create nell'ora di gara.
Penso che Lorenzo avrebbe vinto comunque, perché le Honda (tutte) si sono "spente" negli ultimi 8 giri, e perché ha dimostrato, tempi alla mano, una costanza che gli altri non hanno avuto. Avrebbe vinto lo stesso ma avrebbe dovuto fare i conti con Valentino Rossi, fino al momento della caduta il più veloce in pista e autore di una rimonta che ha confermato la bontà del "pacchetto" costruito questa mattina per la gara. Molti gli aspetti positivi usciti da Jerez: a) le Honda si sono dimostrate ancora una volta le migliori, ed in condizioni da asciutto hanno confermato quanto di buono fatto vedere a Losail; b) la Yamaha dimostra di essere la più costante, la più affidabile, guidata da uno dei piloti più "pazzi" in circolazione ma che ha imparato ad usare nella maniera migliore la sua YZR M1; c) la Ducati sta crescendo, ed il passo fatto questo pomeriggio (Hayden terzo, Valentino quinto) aumenterà la fiducia del team e la voglia di crescere ulteriormente da parte di Valentino; d) Marco Simoncelli ha confermato quanto scritto ieri, guidando "da paura" e dimostrando di non soffrire la personalità degli avversari e le differenti condizioni di gara. Ultima nota di colore. L'errore di Rossi ha compromesso la gara di Stoner, estromettendolo di fatto e lasciandolo all'asciutto da punti mondiali. Un errore, né più né meno, che ha compromesso soprattutto la gara dello stesso Valentino, in quel momento superiore all'australiano ed in grado di andare a prendersi la testa della corsa. Niente scorrettezze, niente rancori, un errore. Tale e palese che ha condotto il Doctor a chiedere scusa a fine gara a Stoner. Sono le corse, anche se Casey, con quella battuta che sinceramente si poteva risparmiare, non è stato dello stesso avviso. Ora pausa di tre settimane e poi sarà nuovamente MotoGp, in Portogallo, questa volta con tutti ad inseguire Lorenzo, leader mondiale e granitico più che mai.
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