..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 20 agosto 2011

REPORT: ARSENAL 0-2 LIVERPOOL

Oggi scrivo a caldo, a poco più di un'ora dal termine dell'incontro che c'ha visto uscire sconfitti nel match contro il Liverpool. Dire che abbiamo fatto una più che ottima partita guardando il risultato finale, potrebbe sembrare non veritiero, ma è altrettanto non veritiero guardare il solo risultato finale, figlio di un gol irregolare e del Ko siglato da Suarez a partita praticamente terminata. Ma non voglio entrare nella spirale dei centimetri che hanno fatto si che il tiro di van Persie uscisse di un niente e il rilancio di Miquel picchiasse sulla spalla sinistra di Ramsey prima di beffare un incolpevole Szczesny, questi discorsi alla seconda di campionato trovano il tempo che trovano. Quello su cui mi voglio soffermare è la prestazione della squadra, dei singoli. Come ipotetico alibi non voglio toccare nemmeno le assenze, perché oggi l'Arsenal ha giocato una grande partita, e chi era in campo non ha fatto rimpiangere chi non ha potuto essere disponibile.
Come nelle amichevoli, e come nelle prime due partite ufficiali dell'anno, ho visto un Arsenal diverso, un Arsenal con uno spirito diverso, un Arsenal che in campo s'è mosso in maniera diversa, un Arsenal che potrebbe essere capace di stupire, nonostante la perdita di Fabregas e nonostante un inizio non promettente. L'Arsenal di oggi è parso fin da subito tosto, concentrato, capace di soffrire determinate situazioni (più per un'evidente mancanza di condizione fisica) e capace di proporre, con qualità, le sue giocate. Oggi ho visto quel gran giocatore che porta il nome di Frimpong, capace di crescere alla distanza e di fornire quantità e qualità di giocate di ottimo livello; l'espulsione, per doppio giallo, fa parte di quelle situazioni che accadono quando si gioca al football. Oggi ho visto un grande Bacary Sagna, uno strepitoso Vermaelen, un sicuro e futuribile Miquel, un Ramsey che s'è calato in un ruolo più occulto e che ha finito il match senza avere più un briciolo di energie. Oggi ho visto colui che nei prossimi anni diventerà uno tra i migliori portieri al mondo, Szczesny, capace di superarsi in due circostanze e offrire tranquillità e sicurezza all'intera squadra. Oggi ho anche visto un buon Jenkinson, che portato sulla fascia destra ha fatto vedere di essere all'altezza della situazione. Ma soprattutto ho visto un ragazzo nato a Marsiglia che ha giocato una partita di grande spessore, con giocate eccellenti ed uno spirito combattivo che ne ha fatto uno dei migliori in campo. Non conosco il futuro di Nasri, e sinceramente preferisco non conoscerlo, il che vorrebbe dire rimanere da noi. Ma di una cosa sono certo: questo Nasri, il Samir visto questo pomeriggio all'Emirates, sarebbe imprescindibile per questo Arsenal. E allora la speranza (che nelle ultime ore sembra orientarsi verso la realtà) è che Wenger faccia di tutto per trattenerlo, che lo stesso Nasri si convinca una volta per tutte che la sua carriera, i suoi futuri trionfi, debbano per forza di cose passare da Londra, in una città ed in un ambiente che potrebbe consacrarlo in maniera definitiva; quella straordinaria azione a metà del primo tempo è la sintesi di cosa potrebbe essere l'Arsenal con Samir e di cosa potrebbe diventare Samir con l'Arsenal. Purtroppo, per quella questione di centimetri, oggi l'esito della partita c'ha visto perdenti, ma bisogna pur dire che il risultato, per quello visto in campo, è stato oltremodo bugiardo, viste le occasioni avute (nonostante un van Persie non al meglio) e l'essere rimasti (ancora una volta) in dieci uomini per gli ultimi venti minuti di gioco. Io credo che i ragazzi non debbano essere delusi dalla prestazione, perché quella è stata più che positiva, e non debbano nemmeno buttarsi giù con il morale, perché questa settimana è appena iniziata, perché questa stagione è appena iniziata. Ora si va per due trasferte consecutive, entrambe importanti, una addirittura fondamentale per il proseguo di stagione. Mercoledì saremo a Udine, e lì sarà importante non sbagliare, lì sarà importante mettere tutto, dare tutto, qualificandosi ai gironi di Champions per immetere fiducia nell'ambiente e pound nelle casse della società. Poi sarà la volta di Manchester, sponda United, per confermare quanto di buono fatto oggi, magari con Wilshere in campo, magari con un Nasri come quello visto questo pomeriggio. Durante il match di oggi, durante il secondo tempo, sul terreno dell'Emirates ha iniziato a piovere, come un presagio che annunciava quello che da lì a poco sarebbe successo. Una pioggia copiosa portata da nuvoloni neri. La metafora che rappresenta il momento non fortunato dei Gunner, ma si sa: non può piovere per sempre. C'mon Gunners!

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