..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

venerdì 12 agosto 2011

WE BELIVE

Quella sera, in quella sera del 16 febbraio 2011, ci sentivamo, a ragione, i padroni del mondo: finale di Coppa di Lega da disputare, in piena corsa per il titolo e semifinale di FA Cup, e poi, naturalmente, la storia scritta sul campo che quell'immagine sa benissimo raccontare. Io credo che sia quantomeno costruttivo (non è mai questione di giusto o sbagliato) ripartire da lì, avendo analizzato i perché di un finale non all'altezza, ma con la consapevolezza che per sei mesi calcistici, in terra nostra e fuori dai confini, abbiamo dimostrato di valere i migliori. La stagione che sta per cominciare, tanto per cambiare, risulterà ancor più competitiva di quella passata, vuoi perché il City volente o nolente vincerà tante partite, vuoi per il Liverpool che sarà in grado di creare parecchie difficoltà, vuoi per la presenza di United e Chelsea che saranno comunque le squadre da battere, e poi ci sarà un Tottenham che cercherà in tutti i modi di rientrare in Champions. Insomma, a dirla con i numeri concorreranno sei squadre per quattro posti Champions.
Scrivo da tempo che quella che sta per iniziare sarà la stagione della consacrazione, la stagione che permetterà ai ragazzi di gratificarsi con un titolo: perché di esperienza ora comincia ad essercene; perché di brutte giornate sportive se n'è vissute tante e quelle aiutano a crescere; perché il livello qualitativo della rosa è tra i più competitivi. Poche balle, osservando il numero di centrocampisti di qualità a nostra disposizione, il reparto offensivo a cui s'è aggiunto un già più che ottimo Gervinho, ed una difesa dove è stato finalmente individuato il portiere titolare e ci sarà un "nuovo acquisto" come Vermaelen, viene naturale pensare che questo gruppo ha a disposizione le carte per sbancare il banco. In mezzo a tutto questo ci sono anche alcuni punti di domanda, come la permanenza in squadra di Cesc Fabregas (in terra catalana, anche questa settimana, si sono detti certi dell'arrivo del nostro capitano), quella di Samir Nasri e l'eventuale, come detto in conferenza stampa da Wenger, arrivo di un elemento che aumenterà la qualità dell'intero gruppo. Ma senza dubbio sarà una stagione che segnerà indelebilmente il destino di questi ragazzi, giunti ormai al bivio tra squadra vincente e buonissimo gruppo. A me personalmente, e come sempre, basterà vedere in campo giocate di altissima qualità, l'entusiasmo che questo gruppo ha sempre messo, quella rabbia agonistica che, fin che gambe e testa hanno retto, ha spesso fatto la differenza. Però, consapevole del potenziale a disposizione, in questa stagione vorrei vedere alzare al cielo un titolo, e non tanto per dimostrare agli altri (a tutti gli altri) che le vittorie si conseguono solamente dopo aver creato le basi per raggiungerle, creando quella continuità non certamente figlia di un'annata vincente uscita per caso, ma soprattutto per vedere Fabregas, Nasri, van Persie, Wenger e tutta la band, coronare con una vittoria tanti anni di dedizione e sacrifici, anni in cui è stato prioritario crescere e maturare. Se nella testa dei ragazzi, dell'ambiente e di Wenger ci sarà il giusto mix per affrontare questa nuova stagione da protagonisti è certo che il divertimento sarà assicurato. E poi basterà pensare a dove eravamo arrivati quella sera del 16 febbraio 2011, dove tutto il mondo s'inchinò ai nostri piedi. Crediamoci, e andiamo a prenderci quel che ci spetta. C'mon Gunners!!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

16 febbraio 2011 non 2010... E poi, puoi avere tutta la qualità di questo mondo a centrocampo e in attacco, ma se in difesa hai 3 centrali da Championship (Koscielny, Squillaci, Djourou) è praticamente impossibile vincere un campionato come la BPL.
Luigi

Unknown ha detto...

Ops... vero, 2011...
Non sono d'accordo sui vari Koscielny, Squillaci e Djourou, ma questo sarà solo il campo a dircelo.
Saluti Luigi ;)