Circuito ultramoderno, MotorLand Aragón si è conquistato un posto nel mondiale grazie alla storia motociclistica di Alcañiz, che ha ospitato corse stradali dal 1963 al 2003. La necessità di maggior sicurezza ha promosso di fatto la costruzione di questo splendido circuito.
Con il supporto delle istituzioni locali, l'architetto tedesco Hermann Tilke ha disegnato questo tracciato lungo 5.077km e composto da 17 curve. Disegno apprezzatissimo dai piloti MotoGP che lo hanno testato per la prima volta nel 2010.
Intanto nella prima sessione di prove libere si viaggia già con riferimenti record ritrovando, manco a dirlo, i soliti volti noti al comando della classifica dei tempi al Motorland Aragon. Dani Pedrosa, sul circuito di casa complice l’assenza forzata di Barcellona, è riuscito a scendere sotto l’1’51″ limando decimo su decimo fino al best time finale di 1’50″281, giusto 0″4 a Jorge Lorenzo, mezzo secondo pieno nei confronti di Casey Stoner a lungo in cima al monitor dei tempi.
Tre de “I Fantastici 4″ (ormai sono i “Tre Moschettieri”…) della top class si ritrovano subito a contatto per l’ultimo evento in Europa prima della tripla extra-continentale e del gran finale a Valencia del mese di novembre, con Pedrosa pronto a recitare il ruolo di arbitro del confronto iridato tra un determinato Jorge Lorenzo ed un Casey Stoner, a suo solito, velocissimo, in grado di spiccare un sensazionale 1’50″8 al primo “run” effettuato. Se Pedrosa dei tre sembra già vantare il passo migliore (ultimo run con tre tornate sotto l’1’51″), alle spalle del podio virtuale figurano i nostri Marco Simoncelli e Andrea Dovizioso dal futuro in divenire con la Honda ufficiale, ritrovandosi a stretto contatto per la quarta posizione separati da soli 198 millesimi.
Alle loro spalle si evidenzia un tris di Ducati composto nell’ordine da un sorprendente Randy De Puniet (sesto con la GP11 “Sat” del Pramac Racing Team), Nicky Hayden (con la “Punto 1″) e Valentino Rossi che merita un capitolo a parte. Con una GP11.1 “tradizionale” ed la nuova “Desmoalluminio” (GP11.2 se preferite) ha percorso 19 giri con qualche puntata fuori pista ed un’ultima uscita in progressione. Lo svantaggio resta di 1″3, il passo sempre intorno all’1’52″: non proprio il massimo per far sognare tifosi e Ducatisti.
Ai margini della top-10 chiudono le prove Colin Edwards (al 150° GP in carriera), Hiroshi Aoyama (futuro lontano dalla MotoGP?) con Ben Spies soltanto 11° e Loris Capirossi addirittura ultimissimo preceduto da Toni Elias, reduce da un test non particolarmente entusiasmante con la S1000RR di BMW Motorrad Italia del Mondiale Superbike a Misano Adriatico.
Informazioni sul Circuito
Lunghezza: 5.078 m. / 3,155 miles
Larghezza: 15m
Curve a sinistra: 10
Curve a destra: 7
Il rettilineo più lungo: 968 m. / 0,601 miles
Costruito: 2009
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