..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

lunedì 19 settembre 2011

MATCH PREVIEW: ARSENAL - SHREWSBURY

Eccoci nuovamente qui, a scrivere e parlare di Arsenal in vista del terzo turno di Carling Cup, apparentemente un turno da superare, senza se e senza ma. Prima di immergerci nella gara di domani sera faccio un piccolo passo indietro, tornando a scrivere di Blackburn, dei problemi che ancora si devono superare e di una Premier League che, nonostante uno United a punteggio pieno, la trovo molto differente da quella che pensavo a bocce ferme. Sulla sconfitta di sabato s'è scritto fin troppo, ognuno con le proprie idee, ognuno con le proprie convinzioni. I dati oggettivi del match ho voluto metterli nero su bianco, in modo da non creare equivoci quando scrivo che il match, sotto altre stelle, l'avremmo vinto a mani basse se solo la sfortuna di questo periodo (che ci vede benissimo e non si perde una sola nostra gara) non si fosse accanita contro di noi. E' anche vero, però, che qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto, che la "new zone" di Wenger, ottima ed efficacie contro il Dortmund, non è stata all'altezza della situazione.
Scrivo di "new zone" perché da oggi, ed in barba ai cultori del "so tutto io come va a finire", voglio mettere in evidenza (perché mi sa che in molti ancora non se ne sono accorti) il cambio gestionale che ha dovuto fare Wenger sulle tattiche in campo; qui da me evidenziato dopo i primi novanta minuti ufficiali.. Partiamo dallo scorso anno. Si difendeva ad uomo, in ogni situazione, e spesso ci si trovava in imbarazzanti situazioni tattiche, dove, quando andava bene, ci si salvava per il rotto della cuffia. Quest'anno, vuoi per un mercato particolare che abbiamo dovuto affrontare, vuoi per il volere di cambiare rotta, s'è passati a zona, con evidenti benefici. Lo so, tutto potrà sembrare molto strano guardando le cifre dei gol presi in questa prima parte di campionato (siamo la difesa più battuta della Premier), ma è altrettanto evidente di come a Newcastle e contro Liverpool e Swansea abbiamo concesso ai nostri avversari le briciole in fatto di occasioni da gol. In pratica, dei 14 gol presi, ben 12 sono stati subiti in sole due gare, quella assurda e irripetibile contro lo United e appunto quella di Blackburn. Credo che la pazienza sia la miglior medicina di questo momento particolare, utile per dare a Wenger e Rice il tempo di registrare una fase difensiva ancora in stato embrionale. Per quel che riguarda il discorso Premier League stagione 2012, mi trovo a commentare un campionato che fino ad oggi ha espresso molti bassi e pochissimi alti. In tanti s'era partiti con la convinzione di battagliare fin dalle prime giornate per il primato, dopo ieri il solo United può vantare una partenza davvero super, con cinque vittorie che lo pongono in testa. Chi ha visto la gara contro il Chelsea, però, s'è potuto ben rendere conto (credo) del momento a dir poco favorevole in fatto di episodi degli uomini di Ferguson. Come contro di noi, lo United del primo tempo è stato capace di tirare in porta tre volte e di realizzare altrettante segnature, di cui una, la prima, in netto fuorigioco. Nessuno vuole sminuire il valore dei campioni in carica, ci mancherebbe, ma è altresì evidente di come gli episodi (fin'ora tutti favorevoli) abbiamo condizionato in maniera pesante l'inizio torneo dei Red Devils. Anche ieri, come contro di noi, lo United ha subito (in controtendenza con il recente passato) un numero impressionante di conclusioni, salvandosi sempre. Il calcio in questo è una materia incalcolabile, imprevedibile, non analizzabile, ma che si poggia sulla convinzione, sulla mentalità, doti che in questo momento noi non abbiamo e che al più presto dovranno essere nostre. Io sono convinto che la fiducia crescerà presto, che la nostra fase difensiva avrà netti e ampi margini di miglioramento, per tornare competitivi in un torneo che ha ancora moltissimo da dire. Tornando alla gara di domani in Carling Cup contro lo Shrewsbury, sono in vista molte novità, molti volti nuovi che si affacceranno per la prima volta all'Emirates Stadium, per offrire la giusta scossa all'intero ambiente, andando avanti in una competizione che potrebbe offrire quella fiducia necessaria per credere di essere ancora una grande squadra. C'mon Gunners!

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