..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

venerdì 16 settembre 2011

MATCH PREVIEW: BLACKBURN ROVERS - ARSENAL

Si torna a giocare in Premier, dopo l'ottima prova offerta in settimana in quel di Dortmund. Si torna a giocare un match che potrebbe fare da primo spartiacque in questa nuova era Gunner, perché i tre punti conquistati significherebbero tanto in fatto di convinzione, morale e classifica, senza dover guardare cosa succede in casa d'altri. Certo, Blackburn non è sicuramente una di quelle trasferte "easy", anzi, però c'arriviamo con la giusta dose di cattiveria agonistica, con l'ottimo punto conquistato in Champions League, e soprattutto con una disponibilità maggiore di uomini, che in un momento come questo servono come il pane a mezzogiorno. Ma partiamo subito con coloro che non ci saranno. Dall'infermeria giungono ottime notizie per quanto riguarda Diaby, ormai fuori dal periodo di recupero e probabile arruolato subito dopo la pausa internazionale, così come Thomas Vermaelen, le cui condizioni sono ottime. Aaron Ramsey sarà valutato nelle prossime ore, ed un test svelerà se sarà disponibile per Blackburn, Jack Wilshere, invece, è ancora alle prese con il problema alla caviglia.
Il resto della truppa, invece, è disponibile, con i rientri dopo la lunga squalifica di Alex Song e Gervinho. A Ewood Park, quindi, l'undici titolare così potrebbe comporsi. Szczesny tra i pali, Mertesacker e Koscielny al centro della difesa, con Sagna e Gibbs sulle fasce. In mezzo al campo dovrebbero posizionarsi Song e Frimpong a comporre la linea mediana, mentre le tre mezze punte che dovrebbero offrire supporto a Robin van Persie potrebbero essere Arshavin e Gervinho sugli esterni con Arteta riportato nella sua posizione ideale. Allo stesso tempo potrebbe fare il suo esordio dal primo minuto Santos come laterale sinistro al posto di Gibbs, oppure vedere Walcott e Park dal primo minuto al posto di Arshavin e Gervinho, così come Ramsey e Benayoun al posto di Frimpong e Arteta, ma queste sono cose di cui si occuperà come sempre Arsène Wenger, e la cosa mi lascia dormire tranquillo qualunque sogno che farò.
In chiusura due annotazioni. La prima. Secondo Wenger, e anche secondo me ma questo in queste pagine non è più un mistero, Laurent Koscielny diventerà un grande difensore centrale: "I believe he will be a great central defender. I have always thought there is a massive potential in this player." E come dare torto ad Arsène dopo la mostruosa prova di mercoledì sera contro il Borussia? C'è chi lo fa, tranquilli, ma sono coloro che devono per forza trovare una critica anche quando non c'è, anche quando evidenza ed oggettività si devono scontrare con irrazionalità e ignoranza. La seconda. In queste ultime ore è uscita sui tabloid di mezzo mondo la notizia secondo cui Fabregas avrebbe dichiarato che l'Arsenal non vincerà alcun che per molto, moltissimo tempo. La contro-notizia arriva direttamente dalla pagina Twitter del centrocampista spagnolo, dove viene smentito categoricamente di aver rilasciato quel tipo di intervista. Ora, che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca l'abbiamo, purtroppo, imparato a suo tempo, quindi mi posiziono dalla parte di chi non crede né ad una cosa né all'altra, della serie: se nulla aveva dichiarato di nulla doveva difendersi. Quel che mi pare alquanto stucchevole è il ribadire le solite cose, il rinvangare un passato che già oggi è dimenticato da molti, me compreso. Non mi interessa se Fabregas ha detto o meno quelle parole, d'altronde Fabregas fa parte del passato, come non m'interessano le frasi scritte su Twitter dallo stesso, vorrei semplicemente che ognuno pensasse a lavare i panni in casa propria, senza dover per forza di cose tirare in ballo una società che con Fabregas non ha più nulla a che fare, e che, per fortuna, niente avrà a che fare in futuro, nonostante una clausola scritta nero su bianco nel contratto dello spagnolo. Lui ha deciso di andarsene, per andare a fare panchina e giocare (quando lo fanno giocare) in un ruolo non suo, noi abbiamo deciso di fare a meno di lui, trovando difficoltà iniziali ma superandole con il lavoro e l'arrivo di nuovi elementi. Punto, fine della storia, ognuno per la sua strada, senza rimorsi o rancori, ma è ora che tutto questo abbia una fine, per sempre. Ora Blackburn, c'mon Guys!!

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