"Si pose il problema se chiedere un'ulteriore proroga o l’archiviazione. All’interno dle gruppo si manifestatono due orientamenti. Guariniello voleva la proroga, Tatangelo era contrario. Ma un’altra argomentazione era: ma quale attività facciamo: ci prendiamo tutti i filmati, poi ci chiamiamo gli arbitri e chiediamo loro: 'Ha visto male, o è stato corrotto dalla Juve?' Ci sembrava un'indagine ridicola che sarebbe andata avanti per mesi e anni con risultati negativi. Guariniello fece una memoria scritta in cui sosteneva che l’unico reato che si poteva perseguire era la frode sportiva. Anzi, dico di più, una memoria inserita negli atti, perché anche Guariniello sosteneva che l’associazione e la ricettazione non erano sostenibili. Io ho visto queste posizioni e ho detto che ero d’accordo con Tatangelo, quindi fu fatta una runione alla quale fu invitato il procuratore generale Caselli, di cui tutti conoscono l’autorità, certamente non compiacente. Caselli, che era al corrente delle indagini, disse che era favorevole all’archiviazione e la Procura si disse d’accordo".
(Marcello Maddalena)
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