Sembrava un incubo dal quale era impossibile uscire, nonostante un primo tempo giocato meglio e in cui s’è creato, ancora una volta, tanto. Il risultato di due a zero al termine dei primi quarantacinque minuti sembrava figlio di una stagione che fino ad oggi c’ha donato amarezze e momenti bui. Poi la ripresa, altri quarantacinque minuti per provare a gridare al mondo interno che a London Colney c’è altro, una nuova occasione, quelle che il calcio nel bene e nel male riesce sempre a darti, per ribaltare tutto quello che fino a quel momento era chiaro, evidente: fuori dalla FA Cup.
In sette minuti sette (dal 54esimo al 61esimo) abbiamo cancellato dal campo l’Aston Villa, l’incubo Alex McLeish, ed un inizio ripresa iniziata da dove s’era terminati: colpo di testa di Mertesacker con salvataggio sulla linea di Ireland. Un doppio penalty di van Persie (Richard Dunne, già ammonito, andava nuovamente sanzionato per il fallo su Ramsey) e Theo Walcott facevano impazzire l’Emirates Stadium, ritrovando in un sol colpo la possibile qualificazione e la fiducia di un ambiente che nelle ultime settimane aveva malvolentieri dovuto ingoiare risultati negativi.
Si sarebbe potuto dilagare, abbiamo anche rischiato di subire il pareggio. Alla fine abbiamo prevalso, meritatamente, e con in campo Mikel Arteta, Thierry Henry e soprattutto Bacary Sagna. Il rientro del terzino destro ha commosso tutti i presenti, e sicuramente garantito a Wenger il non dover più pensare a chi dover mettere sull’out di destra da qui al termine della stagione, e visti gli impegni che a breve andremo ad affrontare la notizia è proprio quello che ci voleva.
Ora dovremo attendere chi tra Sunderland e Middlesbrough avrà la meglio, per un quinto turno che potrebbe proiettarci fino ai quarti di finale. Ora si dovrà immediatamente resettare questa incredibile vittoria e portare la mente al Rebook Stadium, dove mercoledì c’attende la possibilità di iniziare la rincorsa al Chelsea (-5 punti) per conquistare un quarto posto che ci consentirebbe per il quindicesimo anno consecutivo la partecipazione alla Champions League, sempre che questa non decida di soggiornare per dodici mesi a Londra, zona di Islington.
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