..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 28 febbraio 2013

A BRACCIA APERTE

La situazione attuale è decisamente chiara, limpida, trasparente come forse non mai. Al punto che ci si deve dare una mossa per non far cadere la più grande opportunità post-92'.
Andare a scontrarsi contro l'oltre 25% del voto dato dagli italiani sarebbe da folli, tanto da chi ha vinto perdendo quanto da chi è rimasto in vita nonostante morto. Io un'idea l'avrei, e la voglio mettere nero su bianco.

Il MoVimento vuole che i punti del proprio programma vengano approvati: il 50% nei primi sei mesi, l'altro 50% nei successivi nove. Pretesa obbiettivamente utopica, e non tanto per la non validità dei contenuti, quanto per l'attuale caos che Costituzione, leggi e sistema impediscono.
Bene, allora si parta proprio da questi. Grillo ha ribadito il concetto, senza mezzi termini: il M5S voterà in aula le leggi che rispecchiano il suo programma chiunque sia a proporle.
I tre programmi (M5S, PD e PDL) annoverano diversi punti in comune, ribaditi dai rispettivi leader nelle ore successive al voto. Bene. Riguardanti in ordine sparso: a) riforma legge elettorale; b) abbattimento costi della politica; c) abolizione contributi pubblici ai partiti; d) riforma legge costituzionale.
Si crei un calendario politico, si metta nero su bianco sullo stesso i punti sopra elencati, con massima priorità, si firmi, da parte delle due coalizioni e dal M5S, un patto che garantisca al popolo italiano che questi punti saranno resi esecutivi prima della fine dell'estate. Sarò anche semplicistico nel "mio" fare politica, ma sostengo fortemente che allo stato attuale la semplicità sia l'unica arma da impugnare per dare una reale svolta.
C'è una fiducia da firmare? E che questa fiducia si firmi in base ai punti sopra elencati: chi non mantiene è fuori, senza se e senza ma. Anti-istituzionale? Anti-politica? Chi se ne frega, oggi la priorità va data al Paese, e non al nulla mischiato col niente che in questi anni ha creato solo macerie.
Ha ragione, oggi più di ieri, Grillo nel sostenere che "è finita", che bisogna guardare il domani con un nuovo modo di fare, con una diversa mentalità per uscire dal pantano in cui siamo finiti, in cui ci siamo macchiavellicamente addentrati.
E' il momento della svolta, è l'anno che potrebbe essere ricordato in futuro come la data "0" di una nuova Italia. Grillo fa bene a non mollare, Grillo ha tutte le carte in regola per far si che si celebri la funzione funebre di quella politica. Il giochino s'è rotto, il tempo è scaduto. Basta cercare di trovare consensi buttandosi sterco addosso, con quest'ultimo nemmeno più valido come concime organico, basta reggersi spalla contro spalla ingannando il proprio elettorato. Basta.
Berlusconi dice di amare l'Italia, Bersani dice che è fondamentale dare una risposta all'Italia. Allora fatelo, Grillo è i suoi aspettano a braccia aperte.