Due mesi fa un rapporto evidenziò i problemi tecnici irrisolti e l'aumento dei costi del programma
per i cacciabombardieri F-35. Un nuovo rapporto (sempre firmato OTE) contesta il senso dell'attuale addestramento su un velivolo ancora incompleto, con moltissime limitazioni di volo che renderanno quindi inevitabile addestrare nuovamente il personale una volta che i problemi tecnici saranno risolti e lo sviluppo dell'aereo ultimato, sempre che questo avvenga nei tempi previsti.
Già alle prese con tagli da 46 milioni di dollari per la "Sequestration", il Pentagono si dice dubbioso sul proseguimento di tale programma, soprattutto dopo che i piloti coinvolti hanno evidenziato le limitazioni imposte al volo.
Il cuore della Difesa americana pone dubbi e critiche che tendono a sostenere l'ipotesi di una forte riduzione delle commesse di F-35 nell'ambito di nuovi tagli all'apparato militare caldeggiati dall'Amministrazione Obama. Questo si tradurrebbe inevitabilmente in un aumento generalizzato del costo di ogni singolo velivolo che ricadrebbe anche sugli altri acquirenti (Italia compresa).