Manca la formalità del voto finale, ma i deputati del Movimento 5 Stelle ottengono un altro grande successo, dopo lo stop al MUOS: le
Province appartengono già al passato. "Siamo un modello per l’Italia", commenta a caldo il capogruppo, Giancarlo Cancelleri. "La
Sicilia è la prima regione che cancella le province. Siamo passati da
ultimi della classe a pionieri nella lotta contro gli sprechi e agli
enti inutili". Giorgio Ciaccio sottolinea un altro aspetto positivo della bocciatura delle Province: "E’ la prima vera applicazione dello Statuto siciliano nella sua forma più pura".
Francesco Cappello: "Se questo è il massimo che il partito delle
Province e degli sprechi può mostrare, attraverso l’ostruzionismo in
Aula siciliani possono dormire sonni tranquilli". Salvatore Siragusa: "Questo
risultato è l’ennesima dimostrazione che il Movimento 5 Stelle è
tutt’altro che protesta, ma proposta concreta e serissima".
"La Sicilia compie un passo importante nella direzione della modernità e trasparenza. Auspichiamo – sottolinea Confesercenti - che questo esempio virtuoso siciliano si applichi, al più presto, a tutto il territorio nazionale: si incominci dalla struttura istituzionale, si dia il buon esempio, si risparmino risorse prese dalle tasche dei cittadini e dalle casse delle imprese.
Chi mantiene le province, le comunità montane ed altre strutture superflue lo fa per vantaggi politici, a spese degli italiani. Bisogna proseguire sulla strada tracciata dal modello siciliano, nella direzione della semplificazione dei livelli di spreco, della razionalizzazione della spesa e della struttura dello Stato che Confesercenti invoca da anni".
"La Sicilia compie un passo importante nella direzione della modernità e trasparenza. Auspichiamo – sottolinea Confesercenti - che questo esempio virtuoso siciliano si applichi, al più presto, a tutto il territorio nazionale: si incominci dalla struttura istituzionale, si dia il buon esempio, si risparmino risorse prese dalle tasche dei cittadini e dalle casse delle imprese.
Chi mantiene le province, le comunità montane ed altre strutture superflue lo fa per vantaggi politici, a spese degli italiani. Bisogna proseguire sulla strada tracciata dal modello siciliano, nella direzione della semplificazione dei livelli di spreco, della razionalizzazione della spesa e della struttura dello Stato che Confesercenti invoca da anni".