..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 26 maggio 2013

LA DISINFORMAZIONE IN CAMPAGNA ELETTORALE

Il silenzio elettorale è valido per i politici e per le tv, ma non per i giornali e, se sei proprietario di questi, puoi continuare a fare campagna elettorale, spostando gli ultimi voti di indecisi, creando (IN)consapevolezza e rafforzando eventuali dubbi e maldicenze.
Il nostro fango quotidiano arriva da Il Giornale che, per l’occasione, si fa aiutare dagli acerrimi (ma quando mai) nemici di SEL e PD. Partiamo all’avventura e lo facciamo dall’inizio.
Intitolare “La Camera apre un’indagine sui 5 milioni versati ai 5 Stelle” instilla nella mente dei lettori il tarlo del reato, cosa che ovviamente non esiste, visto che sono versamenti legali fatti da un’istituzione dello Stato e previsti dalla legge in base al Regolamento dell’istituzione stessa.
"Si è parlato fino ad ora degli stipendi dei parlamentari stellati: ridurli, riconsegnarli, decurtarli della diaria. Infiniti dibattiti sugli scontrini. Ma c’è un gruzzolo ben più consistente nelle disponibilità del movimento, così come di tutti i partiti, previsto dalla legge. A questo il M5s non ha mai detto di rinunciare. A differenza dei rimborsi elettorali. Ma anche questi sono soldi dello Stato, dei cittadini. E sono più di 5 milioni e mezzo di euro alla Camera, circa 6 milioni al Senato".
Solo VOI avete parlato di stipendi e scontrini, NOI eravamo nelle aule SVUOTATE da PD e PDL adiscutere dei veri problemi del Paese, che non sembrano interessarvi un granché. Questo GRUZZOLO al quale non si rinuncia serve al funzionamento del Gruppo Parlamentare non ad ingrassare i tesorieri facendo le creste sui rimborsi elettorali. Intanto ricordiamo a Sallusti che non solo 42 milioni di euro PUBBLICI sono stati rifiutati, ma che 400.000€ di soldi PRIVATI dei cittadini sono stati consegnati al sindaco di Mirandola.
Ma continuiamo nella lettura (e lo so che avete già i conati, ma proviamoci perché il “bello” deve ancora venire.)
"A Montecitorio due lettere, di Pd e Sel, hanno sollevato il caso sull’utilizzo di questi fondi. Missive riservate inviate alla presidente della Camera Laura Boldrini. E la presidenza ha allertato gli uffici interessati. L’istruttoria è aperta".
Si parla dei FONDI AI GRUPPI PARLAMENTARI che hanno un importo variabile in base al numero dei membri che ne fanno parte. Concentriamoci, però, su una parte importante della frase: missive RISERVATE. Se tali missive fossero davvero riservate, com’è possibile che i sallustiani le abbiano tra le mani, le abbiano lette ed analizzate e ne abbiano potuto fare un articolo? Chi gliele ha passate sottobanco?
Andiamo avanti:
"Pd e Sel scrivono che c’è un margine di notevole ambiguità nell’utilizzo dei fondi parlamentari, perché lo statuto grillino prevede una gestione da mano esterna. La mano di Grillo. Recita infatti lo statuto del Movimento della Camera e del Senato: «Il Gruppo si avvarrà di un gruppo unitario di comunicazione, costituito di personale particolarmente qualificato e dotato di esperienza nel settore». Ma il plotoncino delle sentinelle pagate dallo Stato, la sua «concreta consistenza» in termini di «organizzazioni, risorse e strumenti», sarà «definita da Beppe Grillo, nella sua qualità di garante e rappresentante del MoVimento 5 Stelle, anche al fine di assicurare l’individuazione di personale particolarmente qualificato» eccetera. Sarà quindi Grillo a gestire anche le risorse, oltre che la struttura, dell’attività di comunicazione, compresa nelle spese del gruppo rimborsate dai cittadini".
Opera di TAGLI&CUCI impeccabile farcito da ghirigori linguistici, come ad esempio “l’ECCETERA”, un’opera degna dell’Accademia della Crusca – infatti provoca lancinanti mal di pancia.
Facendo attenzione alla parte sottolineata dopo eccetera leggiamo, senza tagli, cosa è affermato sul Regolamento che potete trovare sul sito del movimento5stelle.
Costituzione di "gruppi di comunicazione" per i parlamentari del M5S di Camera e Senato:
Il Regolamento della Camera dei Deputati e del Senato prevede che a ciascun gruppo parlamentare vengano assegnati dall'Ufficio di Presidenza contributi da destinarsi agli scopi istituzionali riferiti all'attività parlamentare, nonché alle “funzioni di studio, editoria e comunicazione ad essa ricollegabili”.
La costituzione di due “gruppi di comunicazione”, uno per la Camera e uno per il Senato, sarà definita da Beppe Grillo in termini di organizzazione, strumenti e di scelta dei membri, al duplice fine di garantire una gestione professionale e coordinata di detta attività di comunicazione, nonché di evitare una dispersione delle risorse per ciò disponibili. Ogni gruppo avrà un coordinatore con il compito di relazionarsi con il sito nazionale del M5S e con il blog di Beppe Grillo.
La concreta destinazione delle risorse del gruppo parlamentare ad una struttura di comunicazione a supporto delle attività di Camera e Senato su designazione di Beppe Grillo deve costituire oggetto di specifica previsione nello Statuto di cui lo stesso gruppo parlamentare dovrà dotarsi per il suo funzionamento.
E’ quindi necessaria l’assunzione di un esplicito e specifico impegno in tal senso da parte di ciascun singolo candidato del M5S al Parlamento prima delle votazioni per le liste elettorali con l’adesione formale a questo documento.
Orbene – questo sì che è da Accademia della Crusca – esattamente, in quale parte del testo è scritto che è BEPPE GRILLO a gestire le risorse? L’italiano corretto prevede che dalla frase del secondo capoverso NON TAGLIATO del Regolamento non si interpreti diversamente da “la costituzione dei gruppi è fatta da Beppe Grillo e che la costituzione dei gruppi serva ad evitare dispersione di risorse. La destinazione delle risorse deve essere oggetto di previsione nello statuto di cui il Gruppo Parlamentare deve dotarsi”
Ce la fate a darci la vostra attenzione per l’ultima parte? Perfetto. Prometto che non vi annoierò oltre.
"Il deputato Pd Beppe Fioroni scrive al presidente della Camera: «Le chiedo se non ritenga che quanto previsto nello Statuto del Gruppo Parlamentare MoVimento 5 Stelle sia incompatibile con le norme in essere e se possa invece rappresentare un precedente per futuri comportamenti tesi ad assegnare finanziamenti surrettizi a partiti o movimenti», destinati invece all’esclusiva «attività parlamentare». Il sospetto è che con parte di quei 5 milioni di euro il gruppo possa finanziare il partito-movimento. Aggiunge Fioroni se non sia il caso di vigilare per impedire che le risorse destinate ai gruppi siano utilizzate per «acquisizioni di servizi» da parte di società o da «persone che ricoprono un ruolo politico, anche per fatto notorio, nei partiti e/o movimenti politici collegati al gruppo»".
La lettera presentata da Sel è firmata dal tesoriere, Sergio Boccadutri. Il deputato vendoliano chiede diintrodurre un emendamento al regolamento della Camera. «La ratio – scrive – è quella di evitare che le risorse possano essere utilizzate per finanziare surrettiziamente l’attività politica del partito o del movimento di cui costituisce espressione il gruppo parlamentare». Un’altra ambiguità, si sottolinea al di là delle lettere, è che organo di comunicazione del gruppo è il sito http://www.movimento5stelle.it, che è anche «mezzo per l’acquisizione di contributi partecipativi dei cittadini all’attività politica e istituzionale», si legge dallo statuto. Un sito che è del gruppo e del partito insieme.
PD e SEL hanno quindi lo stesso ghostwriter visto che entrambi scrivono SURRETTIZI-SURRETTIZIAMENTE. Che si siano accordati per presentare queste letterine che, ricordiamolo, dovevano essere RISERVATE?
Il Regolamento sui contributi ai Gruppi parlamentari è stato modificato appena otto mesi fa, esattamente in Gazzetta Ufficiale dal 27 settembre 2012. Non voglio tediarvi con i noiosissimi articoli e commi e sottocommi del Regolamento, ma sappiate che non c’è nulla che, AL MOMENTO, possa far configurare la presenza di quanto scritto nelle missive riservate-ormai-pubbliche di SEL e PD. Ecco perché, FORSE, SEL chiede un emendamento al regolamento appena emendato. Le modifiche hanno apportato dei cambiamenti alla “trasparenza” con l’obbligo di sottoporre la rendicontazione delle spese ad “una società di revisione legale, selezionata dall’ufficio di presidenza con procedura ad evidenza pubblica – art. 15-ter comma 2” (quindi chi ci assicura che questi non siano amici “loro” ? ). Per quanto riguarda la parte relativa al sito http://www.movimento5stelle.it e la commistione con il gruppo/partito possiamo suggerire a SEL e PD di rivedersi la puntata di Report sulle loro fondazioni collegate ad ogni singolo politico e cercare di comprendere chi o cosa creerebbe un’altra ambiguità, anche se comprendiamo bene la loro incapacità di udire parole diverse da Grillo, M5S, Casaleggio. Ormai tv, giornali e politicanti, funzionano per TAG.
La conclusione? Forse SEL e PD si sarebbero dovuti interessare maggiormente all’art. 14 comma 1 in cui è affermato "Per costituire un Gruppo parlamentare occorre un numero minimo di venti deputati" quando hanno votato a favore dell’istituzione del Gruppo di Fratelli D’Italia, quella sì una CHIARISSIMA incompatibilità con le norme del Regolamento cambiato ad hoc per favorire gli “amici” e dare solo 400.000€ di FONDI.
Questa è l’ennesima bolla di sapone, gonfiata ad arte dai mezzi di distrazione di massa, che si concluderà con la fine della campagna elettorale, ma solo se avrà avuto l’effetto da loro desiderato; in caso contrario sapremo come rispondere alle loro continue menzogne, come facciamo ormai da prima delle elezioni di febbraio.