Ci hanno parlato di senso di responsabilità, al punto che qualcuno di noi s'è quasi vergognato per essere arrivato qualche volta in ritardo al lavoro. Si sono stampati in testa quel bel discorso riguardante il bene del Paese, mimetizzandosi negli ambienti di chi la disperazione la vive quotidianamente sopra la propria pelle. Una responsabilità che nel dopo voto la si invocava a minuti alterni, in tutte le televisioni, come a dirci: vedrete cose che non avete mai visto. Ed ecco che il cambiamento ha piantato le tende sulle prime pagine dei giornali, e da destra a sinistra, dopo le sirene grilline, tutti a copiarne il suono, perché gradito, perché capace, da esempio a 5 stelle, di portare a casa simpatie.
Poi si è eletto un Presidente della Repubblica, si è formato un Governo, gli si è data la "fiducia", e tutto, seguendo l'iter post elettorale, si sarebbe dovuto muovere per il bene del Paese, dando il via al cambiamento, con alto senso di responsabilità.