..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

lunedì 6 maggio 2013

LA (IR)RESPONSABILITA' DI LASCIARE IL PARLAMENTO VUOTO

Ci hanno parlato di senso di responsabilità, al punto che qualcuno di noi s'è quasi vergognato per essere arrivato qualche volta in ritardo al lavoro. Si sono stampati in testa quel bel discorso riguardante il bene del Paese, mimetizzandosi negli ambienti di chi la disperazione la vive quotidianamente sopra la propria pelle. Una responsabilità che nel dopo voto la si invocava a minuti alterni, in tutte le televisioni, come a dirci: vedrete cose che non avete mai visto. Ed ecco che il cambiamento ha piantato le tende sulle prime pagine dei giornali, e da destra a sinistra, dopo le sirene grilline, tutti a copiarne il suono, perché gradito, perché capace, da esempio a 5 stelle, di portare a casa simpatie.
Poi si è eletto un Presidente della Repubblica, si è formato un Governo, gli si è data la "fiducia", e tutto, seguendo l'iter post elettorale, si sarebbe dovuto muovere per il bene del Paese, dando il via al cambiamento, con alto senso di responsabilità.
E allora ripenso a quei pochi che si sono, anche solo per un secondo, vergognati per essere arrivati qualche volta in ritardo al lavoro, penso a chi il lavoro non ce l'ha proprio, penso che se esistesse davvero la responsabilità, e stessero a cuore le sorti del Paese, oggi in Parlamento non si sarebbe verificato così tanto assenteismo, oggi in Parlamento ci sarebbe dovuto essere il sold out per continuare a dare risposte al Paese, visto che la discussione odierna riguardava il Def. Un quadro desolante, che fa più male di Imu da pagare, che ci fa capire una volta di più che siamo soli, accompagnati dal centinaio di grillini, loro tutti presenti.