Per la terza volta nella storia, dopo Mexico '86 (3-2 Argentina) e Italia '90 (1-0 Germania), la finale dei Mondiale vedrà di fronte tedeschi e argentini.
L'Albiceleste torna tra le prime quattro del globo terracqueo, a distanza di 24 anni, dopo la finale persa all''Olimpico contro i teutonici.
La Germania, dopo la semifinale di Sud Africa '10, la semifinale di Germania '06 e la finale di Korea '02 è ancora una volta protagonista del calcio mondiale. Una continuità di rendimento che non conosce eguali.
Sono otto su diciannove edizioni le finali disputate.
Al Maracanà giungerà un'Argentina che non prende goal da 4 partite, che ha fatto della fase difensiva un'arma impropria. Chiedere a Van Gaal quante occasioni è riuscita a creare la sua Olanda.
Al Maracanà giungerà una Germania straripante nel gioco, devastante, seppur non veritiera, contro il Brasile, capace di segnare, ogni volta che è scesa in campo, 17 goal in 6 partite.
Sarà una finale anomala per tradizioni, cultura e religione.
I sud-americani che hanno sempre fatto del talento e del gioco il loro cavallo di battaglia si presenteranno con le armi della difesa e dell'agonismo.
Gli europei che hanno sempre fatto della difesa e dell'agonismo il loro punto di forza si presenteranno con le armi del talento e del gioco.
Sarà la finale più cattolica di ogni epoca, con il Derby interno tra Papa Francesco Bergoglio e Papa emerito Joseph Aloisius Ratzinger.
Sarà la finale dove tutto il Brasile spingerà Lahm e compagni ad alzare la coppa.
Sarà la finale dove tutto il Sud-America spingerà i "figli" di Maradona a mantenere vergine la conquista di un Mondiale nelle terre di Colombo da parte di un'europea.
Sarà la finale di "Brasil, decime qué se siente, tener en casa a tu papá...", il canto argentino che sta spopolando in tutto il mondo.
Sarà la prima finale del giocatore più forte del mondo.
Quel Lionel Messi che avrà la possibilità di chiudere quel cerchio aperto quattro anni fa.
Magari non sarà come il Maracanaço, magari la Pulga verrà sempre messo dietro a quel Maradona che per tutta l'Argentina (e non solo) sarà per sempre più grande di Pelè, ma se El Diez dovesse alzare la coppa nella terra del Futebol la storia ai posteri non concederà alcuno sconto.
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