Questa volta se ne è andato come un eroe. Se glielo avessero detto mentre era in servizio non ci avrebbe creduto. Auto della Guardia di Finanza a cingere con affetto il portone del Preziosissimo Sangue di corso XXII marzo a Milano da cui sarebbe uscito tra due ali di cittadini. Gli allievi dell’Accademia ordinati con solennità sul lato sinistro della chiesa a salutarlo, invitati dal loro generale a considerarlo un esempio “senza se e senza ma”, “splendida” e “luminosa” figura di finanziere, “incarnazione dell’etica” del Corpo. Magistrati e giornalisti. E la Milano che lo ha amato, quella della legalità e della giustizia uguale per tutti: Società Civile, girotondi, Libera, scuola Caponnetto.
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