..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

mercoledì 26 febbraio 2014

PENSA DA ALTRE PARTI

Nella stagione 1992-1993 tornarono ad essere campioni d'Inghilterra dopo 26 anni (ventiseianni) di digiuno. Quando Matt Busby lasciò la guida della squadra nel 1969, qualcosa faceva presagire che da li a poco sarebbe iniziato un lungo periodo di difficoltà. L'ottavo posto nella stagione 1969-1970 e a una brutta partenza nel 1970-1971 convinsero Busby a riprendere temporaneamente le funzioni dirigenziali. Ma questo non bastò. Nel 1974 il Manchester United retrocesse e il trio Best, Law e Charlton lasciò il club. Negli anni successivi, nonostante acquisti importanti  il club non riuscì a ottenere risultati significativi.

martedì 25 febbraio 2014

LA CONDIZIONE CHE FARA' LA DIFFERENZA


Sto spulciando la condizione fisica delle pretendenti al titolo, con un'analisi che si basa sulle ultime 6 gare disputate.
Liverpool e Chelsea hanno collezionato 14 punti, frutto di 4 vinte e 2 pareggiate.
Il Manchester City segue ad 1 punto di distanza, 13, frutto di 4 vinte, 1 pareggiata e 1 persa. Stesso score per il West Ham e per il Tottenham.
E poi ci siamo noi, che con 11 punti (3 vinte, 2 pareggiate e 1 persa) ci posizioniamo al sesto posto, davanti al Sunderland (battuto ieri) con 10, Southampton e Crystal Palace con 9.
Nei dettagli...

domenica 23 febbraio 2014

CE NE ANDIAMO A STOKE-ON-TRENT

A Stoke-on-Trent, tra otto giorni, ci sarà bisogno di esprimere quella continuità di condizione che in queste ultime settimane c'ha portato ad esprimere il nostro miglior football.
Il primo tempo contro il Sunderland, così come quello contro il Bayern Monaco in Champions e contro il Liverpool in FA Cup, ha evidenziato la crescita agonistica di tutta la squadra, quella che ha saputo far superare la batosta di Anfield e l'immeritata sconfitta degli ottavi di Champions.
Corsa, dinamicità, l'essere sempre al posto giusto nel momento giusto sono segnali inequivocabili. Arrivare sempre primi sul pallone, andare a recuperare con successo la palla persa, riuscire a dialogare in spazi stretti con il maggior numero di uomini sono dettagli che non possono passare inosservati. 
Questo è l'aspetto che più d'ogni altro doveva evidenziarsi, questo è l'aspetto che più d'ogni altro ci farà disputare le ultime undici gare con la consapevolezza che ci giocheremo il titolo, a prescindere da come andrà.
Inutile sottolineare che vincerle tutte (come riuscimmo a fare la scorsa stagione) significherebbe una cosa sola: diventare campioni per la quattordicesima volta, a prescindere da cosa faranno gli altri.
Undici finali undici che potrebbero aprirci la porta della storia, della gloria.
A Stoke-on-Trent disputeremo la prima, di finale. A Stoke-on-Trent i tre punti diventeranno fondamentali per entrare in un mese di marzo che ci metterà di fronte tutti i nostri scheletri, un calendario affascinante e adrenalinico e la reale possibilità di alzare un trofeo.
Everton (1/4 di finale di FA Cup), Bayern Monaco (1/8 di finale di Champions), Tottenham, Chelsea e Manchester City in Premier League.
Sarà fantastico disputarle, sarà emozionante esserci, e niente, nemmeno eventuali risultati negativi, potrà toglierci la magia di poter esclamare: noi c'eravamo.