Sto spulciando la condizione fisica delle pretendenti al titolo, con un'analisi che si basa sulle ultime 6 gare disputate.
Liverpool e Chelsea hanno collezionato 14 punti, frutto di 4 vinte e 2 pareggiate.
Il Manchester City segue ad 1 punto di distanza, 13, frutto di 4 vinte,
1 pareggiata e 1 persa. Stesso score per il West Ham e per il
Tottenham.
E poi ci siamo noi, che con 11 punti (3 vinte, 2
pareggiate e 1 persa) ci posizioniamo al sesto posto, davanti al
Sunderland (battuto ieri) con 10, Southampton e Crystal Palace con 9.
Nei dettagli...
I Reds dopo la sconfitta patita in quel di Stamford Bridge non hanno
più perso in Premier, infilando una striscia di 8 risultati utili.
L'unica sconfitta che contano dal 29/12/2013 è quella patita contro di
noi. 2-1 in FA Cup.
Oggi hanno vinto, ma per lunghi tratti hanno messo in evidenza un fisiologico calo.
Tra un mese, dopo aver affrontato Saints, Black Cats, Red Devils,
Bluebirds, Spurs e Hammers, ne sapremo di più. La sensazione è che un
ulteriore abbassamento prestazionale ne limiterebbe e di molto la
competitività per il rush finale.
Discorso molto simile per i Blues, imbattuti in Premier dal 07/12/2013: 3-2 a Stock-on-Trent.
Dodici i risultati utili dopo quella sconfitta. Il campanello
d'allarme, però, è giunto alla penultima partita disputata, quella persa
in FA Cup con il City, seguita immediatamente dal match di ieri contro i
Toffees.
Due sfide che hanno evidenziato un vistoso calo atletico.
Anche per loro potrebbe essere in arrivo il momento di down. La doppia
sfida contro il Galatasaray in Champions League potrebbe portare via
ulteriori energie, e i tre "Derby" nel mese di marzo saranno un banco di
prova importantissimo.
La parabola negativa del City è invece
già in atto. Ultime cinque partite disputate (tra coppa e campionato),
due vittorie, due sconfitte e un pareggio. Tre goal segnati negli ultimi
450 minuti giocati.
E' oggettivamente il periodo più negativo che i
ragazzi di Pellegrini stanno vivendo da inizio stagione, e dopo aver
spazzato via tutto quello che hanno incontrato tra novembre e gennaio,
oggi stanno pagando la flessione dell'intera rosa.
Aguero potrebbe
nascondere in qualche modo questa lacuna, ma se non riusciranno a
cambiare passo gli impegni non daranno tregua. A Wembley per la finale
di Coppa di Lega e a Barcellona per il ritorno degli ottavi di
Champions, saranno due sfide che psicologicamente porteranno via molto.
Il "Derby" del 25 sarà inevitabilmente lo spartiacque della loro
stagione in Premier.
Noi, dopo aver attraversato la stagione
con grande regolarità, abbiamo offerto il nostro massimo tra la fine di
dicembre e la fine di gennaio, infilando 7 vittorie consecutive tra
coppa e campionato. Poi il calo, fisiologico, avvertito già nel 2-0
inflitto al Fulham a metà gennaio. Da quel momento le gambe hanno
cominciato a girare meno, la manovra ha perso di fluidità e le
spaziature tra i reparti venute meno. Risultato: 7 partite, 3 vittorie, 2
pareggi e 2 sconfitte, con 11 goal subiti.
Ci stava, era nel programma. Ora sembra che tutto questo sia ormai alle spalle.
Il nostro essere (forse) più avanti e preparati fisicamente degli altri
ci consentirà di avere un vantaggio nei prossimi 30 giorni, che saranno
da sfruttare come mai abbiamo fatto, nonostante il calendario ci metta
di fronte ad una serie di impegni da cardiopalma: Everton (1/4 di finale
di FA Cup), Bayern Monaco (1/8 di finale di Champions), Tottenham,
Chelsea e Manchester City in Premier League.
L'occhio mi dice
che siamo appena usciti dal periodo difficile, sensazione offerta
dall'ottima prova disputata contro il Bayern e replicata a distanza di
tre giorni contro il Sunderland.
Il City c'è dentro, al periodo più
difficile dell'anno, ci rimanesse ancora qualche settimana lavorerebbe a
nostro favore (Aguero permettendo).
Chelsea e Liverpool, dopo le ultime prestazioni, sembrerebbero indirizzate ad entrarci.
Comunque vada sarà un marzo da vivere a mille, e noi non vediamo l'ora che cominci.
COYG
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