..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 27 gennaio 2008

PRIX D'AMERIQUE: FRANCE DREAM

Ha vinto "Offshore Dream", ma sopratutto ha vinto la Francia.
Ha vinto un francese, guidato da un francese, Pierre Levesque, una brava persona, pulita, ligia alla vecchia ippica, quella che programmava la corsa della vita, per poi giungere all'appuntamento al top della forma.
Sull'ultima curva, dopo la lunga salita, il "live bet" avrebbe messo in lavagna un 30-40% sull'allievo di Levesque, posizionatosi in seconda pariglia all'esterno, con la destra completamente libera.
E in dirittura d'arrivo il via libero, per doppiare il successo dello scorso anno (foto), a media di 1'12''1 al Km.
Un'ambiente straordinario (come sempre) ha accolto addetti ai lavori e spettatori comuni questo pomeriggio a Vincennes, il galà del trotto mondiale non ha lasciato nulla al caso, presentando un'edizione perfetta in tutte le sue sfumature.
Grandi ospiti, grandi autorità, e un ippodromo straripante, hanno assistito ad una giornata di corse valida sotto ogni punto di vista.
Chi non è mai stato a Parigi, difficilmente può capire che atmosfera si respira nell'inverno di Vincennes, culminato dall'ultima domenica di gennaio in cui si corre appunto il Prix d'Amérique.
Come evidenziato in precedenza, ha vinto la Francia, con il suo pubblico, la sua storia equina, i suoi cavalli, ma sopratutto con un uomo che li identifica.
Un'ovazione ha portato nella leggenda della corsa Pierre Levesque e il suo Offshore Dream, dando l'ennesima dimostrazione di sciovinismo, a differenza, in alcuni casi, a quello che accade nel nostro Paese.
Difficile in una giornata come questa, paragonare le differenze di programmazione di eventi, di manifestazioni, di programmi, di politica di uno sport, tra la Francia e l'Italia, anzi oserei dire che non si può proprio.
Il rammarico è un altro; forse un giorno impareremo a farci meno male, nel rispetto delle regole e delle leggi, attuando una programmazione e una legislatura trasparente in tutto il panorama sportivo nazionale, per poter gioire ed emozionarci di fronte ai nostri campioni, senza dover per forza cercare di salire alla ribalta con motivazioni di basso profilo.
di Cirdan

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