Un'altra stagione se ne va, con vinti e vincitori, contenti e delusi, e come lo sport insegna da sempre, almeno a noi, il risultato del campo deve essere preso come giudizio insindacabile a prescindere da errori che hanno potuto agevolare e/o sfavorire sia i vinti che i vincitori.
Il cammino della Juventus nelle 38 giornate di questo campionato 2007/08 è stato comunque positivo, nonostante sotto le ceneri di calciopoli continui ad ardere la delusione di non avere avuto la possibilità di giocarsi tutte le proprie carte fino in fondo.
Detto questo ci preme evidenziare come, nonostante la squadra non avesse la possibilità di competere per il primo posto, in periodi ciclicamente importanti sia stata oggetto di indubbi errori arbitrali che ne hanno compromesso una classifica che è stata comunque sempre ad altissimo livello.
Dopo i macroscopici errori contro Cagliari e Udinese, rispettivamente alla 2a e alla 3a giornata di campionato, che avevano nella sola partita contro i friulani impedito un risultato positivo, alla 9a di campionato non si può non sottolineare la trasferta di Napoli, in un momento in cui si chiedeva alla compagine bianconera di fare il salto di qualità definitivo.
Due calci di rigore inesistenti ne hanno bloccato l'ascesa e probabilmente anche il morale.
Clamoroso il primo, proprio sotto gli occhi dell'arbitro Bergonzi, che non "ha visto" la netta entrata sul pallone di Chiellini, così come nel secondo, Buffon che si scansa per non toccare Zalayeta: l'arbitro viene "ingannato" dallo stesso ex attacante bianconero.
Ma nonostante la cocente sconfitta, la Juventus aveva rialzato la testa cercando comunque di avvicinare il più possibile la vetta della classifica.
La storia racconta che nel momento migliore della capolista (l'Inter), chi inseguiva aveva periodicamente episodi a sfavore ed infatti alla 12a di campionato, al Tardini di Parma, un gol regolarissimo segnato da Iaquinta allo scadere di partita veniva inspiegabilmente annullato, togliendo la possibilità di portare a casa tre punti che in quel momento sarebbero stati di fondamentale importanza per il proseguimento del campionato e per accorciare la distanza dalla vetta.
Ad inizio 2008, mese di gennaio, nelle prime posizioni c'era ancora l'Inter, ma le cose a livello di gioco per la squadra di Milano non andavano come prima e i risultati sarebbero stati scarsi, se non fossero stati agevolati, in qualche modo, da continui errori arbitrali. Di riflesso chi inseguiva subiva errori in senso opposto.
Le due ultime partite del girone di andata lo testimoniano ampiamente: Catania e Sampdoria, che per la Juventus potevano essere 6 punti di assoluto valore e invece, causa continue sviste arbitrali (un gol assegnato in netto fuorigioco nella splendida Sicilia, e due clamorosi rigori non assegnati nella sfida casalinga contro i blucerchiati), si sono rivelati due pareggi che poco hanno mosso la classifica.
L'apoteosi di tutto ciò si è consumata la sera del 23 febbraio allo stadio Granillo di Reggio Calabria.
Con l'Inter impegnata a Marassi e la Roma a un solo punto di distacco e impegnata nel big match contro una scatenata Fiorentina.
Nell'anticipo del Sabato contro la Reggina venivano negati alla Juventus in maniera clamorosa ben 4 calci di rigore. Risultato: Juventus sconfitta, Roma vincente nell'incontro casalingo contro la Fiorentina che scappava a +4, Inter fermata sul pareggio dalla Sampdoria ma irrangiungibile, con un distacco di ben 12 punti, e obbiettivo scudetto inesorabilmente compromesso.
Da lì alla fine del campionato, stranamente, contro la Juventus non venivano più commessi grossi errori. D'altronde il risultato finale era ampiamente compromesso, anche se il risultato al netto dei rigori non concessi (dai ben 8 nel girone di andata ai 12 nel girone di ritorno) è terminato nell'ordine quantificabile di 20, lo 0,53%. Un numero impressionante!
Il terzo posto rimane comunque, anche se non nello stile e negli obbiettivi della Vecchia Signora, un ottimo risultato e probabilmente il campo, giudice severo e sempre garantista, questo ha voluto dire al termine di una lunga stagione.
Con i se e con i ma non ha mai vinto niente nessuno (o quasi), e ancora meno li vogliamo usare noi che ci fregiamo di ben 29 titoli. Certo, a prescindere dal risultato finale (nello sport come nella vita si può perdere e vincere ma l'importante è avere dato tutto se stessi), il rammarico più grande è quello di avere avuto grossolani errori contro proprio nel momento in cui l'importanza di un risultato poteva inequivocabilmente aprire la porta che portava nei piani altissimi della classifica, per poi potersi giocare tutto nel finale.
Finale di campionato, altro rammarico, che ha visto la squadra bianconera in una condizione fisica superlativa: le vittorie contro Roma, Inter (a Milano) e Milan nel girone di ritorno testimoniano di come questa squadra, nonostante i grossi errori nella campagna acquisti estiva da parte della società, poteva giocarsi diversamente le proprie carte.
Di seguito inseriremo alcuni dati statistici, correlati da un link, per offrire a tutti voi l'analisi della stagione 2007/08 della Juventus con i risultati finali dei tanti errori arbitrali.
RIGORI CONTRO: 8 (di cui 6 inesistenti)
RIGORI CONTRO: 8 (di cui 6 inesistenti)
RIGORI NON CONCESSI: 20 con una media di 0,53 a partita
AMMONIZIONI: 88 con una media di 2,30 a partita
ESPULSIONI: 7 + 1 per Ranieri
GOL REGOLARI NON CONVALIDATI : 3
di Cirdan
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