TORINO, 12 agosto - «Sono due anni che aspettiamo il ritorno in Champions League». Claudio Ranieri sintetizza così gli umori del gruppo bianconero alla vigilia del primo preliminare di Champions, contro l'Artmedia. A preoccupare la Juventus, però, sono gli infortuni: ko Zanetti e Marchionni, indisponibili i tre olimpici, squalificato Nedved, Ranieri è alle prese con un vecchio problema, l'emergenza. «Sono certo però - afferma - che i sostituti sapranno comportarsi altrettanto bene».
LA PRUDENZA - « Sarebbe un errore pensare di essere già in Champions League». È un Ranieri piuttosto teso e contratto: lo ammette lui, stesso, con un sorriso, e spiega così la propria espressione metallica: «Da due anni aspettiamo questo momento. Per alcuni giocatori è stato un ciclo che si è chiuso, partendo dalla serie B e si dovrebbe riaprire. Sappiamo che sarà difficile, che l'Artmedia è una squadra di buon valore, capace di difendersi, di correre molto, ripartire in contropiede e colpire: se ha segnato dieci gol nelle qualificazioni Champions, ci sarà un motivo».
NOTE STONATE - Il vero guaio bianconero, che Ranieri si rifiuta di definire "preoccupazione", sono le assenze: gravi quelle di Zanetti e Marchionni (quest'ultimo sarebbe stato il sostituto di Nedved) e del ceco squalificato. Alla inevitabile domanda se il lungo stop di Zanetti potrebbe riportare la società sul mercato, la risposta è la solita litania: «Assolutamente no, per noi è chiuso, forse non lo è per i giornalisti che hanno bisogno di titoli». Certo, pensando anche al Marchisio appiedato a lungo per un guaio muscolare a Pechino, la domanda forse un pò di senso ce l'ha, ma Ranieri assicura: «Per il momento non ci preoccupa la recidività di Zanetti e Marchionni».
EUROCHAMPIONS - Ranieri esclude che la squadra possa patire di pressioni "economiche", derivanti dall'importanza dei proventi Uefa che deriverebbero dalla partecipazione alla massima competizione europea: «Certo, ne siamo consci tutti, perchè siamo professionisti, ma non ha senso caricare ulteriormente i giocatori con questi pensieri. Tutti daranno il massimo, perchè la voglia di Europa è grande. Nessuno si illuderà troppo per le belle prove che abbiamo fornito in estate. E i sostituti saranno all'altezza dei compagni, ne sono certo». A una candida domanda di un collega slovacco su che cosa farà la Juventus se non passa i preliminari, Ranieri risponde con una battuta: «La Coppa Uefa...».
LA FORMAZIONE - Top secret anche lo schieramento bianconero: l'ipotesi di tridente è assai remota e si partirà dal classico 4-4-2. Poi, a partita in corso e in caso di necessità, potrebbe entrare la terza punta. Favoriti Del Piero-Trezeguet, mentre il centrocampo è scontato, con soli quattro uomini e in difesa, con il recupero di Molinaro, tornano a far coppia Chiellini-Mellberg, preferito a Legrottaglie che non è ancora in forma. Torna al suo posto Grygera e Ranieri assicura che anche Poulsen e Camoranesi stanno bene. Qual è il risultato buono per stare tranquilli? «Non ce n'è uno - risponde con diplomazia Ranieri - Non ho mai detto che vogliamo chiudere la pratica a Torino. Occorre aspettare due partite. Noi rispettiamo tutti e comunque nell'Artmedia ho visto quattro o cinque giocatori assai interessanti».
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