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mercoledì 29 ottobre 2008

LA BOLLA DEL CREDITO

Crisi, Nyt: dopo i mutui scoppia la bolla delle carte di credito




«Prima c'è stata la crisi dei mutui, adesso arriva la crisi delle carte di credito».
Il New York Times lancia l'allarme sulla prossima bolla che potrebbe scoppiare sui mercati finanziari, travolgendo nuovamente le Borse e colpendo duramente banche e società specializzate: la bolla delle carte di credito. «Dopo aver inondato per anni gli americani - scrive il quotidiano - con offerte di carte di credito e linee di credito senza limiti, banche e società specializzate stanno tagliando drasticamente entrambi».
La stretta «sta interessando perfino i consumatori meritevoli di credito e minaccia il settore bancario, già in forte difficoltà, con un'altra ondata di perdite massicce, dopo un'epoca in cui ha potuto mietere guadagni da record con il business del credito facile, che ha contribuito a creare». Nel primo semestre 2008, spiega il Nyt, le società che offrono carte di credito hanno svalutato crediti a rischio per 21 miliardi di dollari, «perchè molti clienti non riescono più a pagare i debiti. E con le società che licenziano decine di migliaia di lavoratori, secondo gli analisti il settore si aspetta perdite per altri 55 miliardi nel prossimo anno e mezzo».
Al momento «le perdite totali ammontano al 5,5% del debito delle carte di credito, ma potrebbero superare il livello del 7,9% raggiunto nel 2001 dopo lo scoppio della bolla dei titoli tecnologici». Le grandi società specializzate - American Express, Bank of America, Citigroup - «hanno cominciato a irrigidire i requisiti per le nuove richieste e stanno escludendo i clienti più a rischio. Ad esempio Capital One, un altro big del settore, nel secondo trimestre dell'anno ha ridotto le linee di credito ai clienti del 4,5%».
Inoltre, «Visa, Mastercard e altre compagnie specializzate stanno correndo ai ripari per arginare le perdite e, nel frattempo, stanno scomparendo le opzioni che prima i clienti avevano facilmente a disposizione per ripagare i debiti, come la rivalutazione della casa comprata col mutuo o l'acquisto di una nuova carta di credito».

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