..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

lunedì 24 novembre 2008

SWIFTLY AND BOLDLY


Agire con coraggio e rapidamente, per affrontare una crisi economica di proporzioni storiche con un pacchetto aggressivo che stimoli l'intera economia statunitense.
Saranno queste le basi da cui dovranno partire gli uomini nominati da Barack Obama per guidare l'economia degli Stati Uniti.
Il Presidente della Federal Reserve, Tim Geithner, sarà nominato in sostituzione di Henry Paulson al Dipartimento del Tesoro, alla guida del Consiglio nazionale per l'economia alla Casa Bianca sarà nominato Larry Summers , mentre l'economista Christina Romer guiderà il Consiglio dei consulenti economici e Melody Barnes sarà il direttore del Consiglio di politica interna.
La squadra dovrà iniziare a lavorare immediatamente sulle proposte per creare i 2,5 milioni di posti di lavoro, prevenire e aiutare il settore auto in difficoltà, e prima che la situazione economica possa peggiorare avviare un piano per raggiungere il pieno recupero del settore bancario.
Obama ha dichiarato che non si farà fallire il settore auto, al contempo ha aggiunto che non ci saranno nemmeno assegni in bianco, soprattutto dopo la mancata presenza di un programma di salvataggio proprio da parte dei maggiori esponenti della maggiori case automobilistiche statunitensi.
Il neo presidente si è detto sorpreso per l'atteggiamento delle tre grandi case automobilistiche americane, nonostante l'appello della scorsa settimana da parte del Congresso.
Il piano economico, relazzionato dai collaboratori di Obama, varierà dai 500 ai 700 miliardi di dollari, da iniettare nell'intero sistema, le banche in crisi avranno quasi sicuramente aiuti pubblici, per non ripetere l'errore commesso con Lehman Brothers.
Il 2009 sarà un anno di piena recessione per gli Stati Uniti e secondo il "The Wall Street Journal", tutti questi programmi saranno di difficile attuazione prima del 20 gennaio, giorno in cui la Presidenza vincente del 4 novembre si insedierà alla Casa Bianca, dal momento che il presidente George W. Bush ha detto che si opporrà ai nuovi grandi piani di spesa prima del termine della sua amministrazione.
Anche il New York Time ha scritto che questa situazione di stallo potrebbe risultare pericolosa.
Al momento l'amministrazione repubblicana sembra daccordo sul piano di recupero di Citygroup, contribuendo ad assorbire centinaia di miliardi di dollari di titoli tossici con l'iniezione di capitale fresco nelle casse del gigante finanziario.
Le stime parlano di 306 miliardi di dollari di garanzia e di 20 miliardi immediati nel capitale sociale. L'accordo segna una nuova fase, con la speranza che gli sforzi del governo riescano a stabilizzare le banche e rilanciare il valore delle imprese. Dopo aver iniettato quasi 300 miliardi di dollari nei capitali delle istituzioni finanziarie, i funzionari federali adesso sembrano essere disposti ad aiutare anche chi si è caricato di titoli tossici, aiuti che dovranno essere mirati dallo studio specifico di istituzioni preposte alla crisi.
Oggi il Presidente George W. Bush ha dichiarato che ci potrebbero essere ulteriori decisioni per il salvataggio di altre banche che versano nella medesima situazione di Citigroup, e dopo essersi consultato, sui possibili salvataggi degli istituti di credito, con il neo Presidente Obama, ha dichiarato: "C'è una stretta cooperazione tra le due amministrazioni".
Se il piano di salvataggio del governo sarà un successo potrebbe contribuire a portare stabilità per l'intero sistema finanziario, ma se questo non accadesse, l'attuale crisi potrebbe diventare addirittura più profonda, e i dubbi sul futuro aumenterebbero pericolosamente.
di Cirdan

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