L'esercito libanese, nel giorno di Natale, ha rinvenuto nel sud del Libano, nell'area di operazioni del contingente italiano dell'Unifil (la missione Onu schierata a ridosso della Linea Blu di demarcazione con lo Stato ebraico), otto razzi, senza innesco, tra "Katiuscia" e "Grad", dalla gittata massima di 20 chilometri, puntati verso Israele assieme alle loro rampe di lancio e collegati ad un timer.
Il ritrovamento è avvenuto nella zona costiera di Naqura, in un campo coltivato a circa 5 chilometri dal confine con Israele. Una fonte militare libanese ha precisato, a condizione dell'anonimato, che "i razzi non erano pronti a esser lanciati, mancava l'innesco ed erano solo puntati per il lancio". Le fonti Unifil hanno preferito non trarre conclusioni, assicurando però una intensa azione di controllo in tutta l'area, nota per essere nelle mani dal movimento sciita libanese Hezbollah.
A fine novembre il quotidiano al Hayat ha pubblicato un rapporto dell’intelligence israeliana sulle reali forze militari di Hezbollah, le quali avrebbero svolto le prove generali di un futuro attacco allo Stato ebraico in una gigantesca esercitazione militare condotta giusto a Sud del fiume Litani. Nelle colonne del quotidiano si leggeva di missili a lungo raggio Zelzal calibro 600 millimetri, di fabbricazione iraniana e con una gittata di 250 chilometri, nascosti nella Valle della Beqaa e nelle regioni vicine al fiume Litani, nel Sud del Paese dei Cedri. Inoltre il movimento sciita avrebbe nel suo arsenale razzi anti-nave C-802, con una gittata di 120 chilometri, missili a medio raggio, Fajr-3 e Fajr-5, di fabbricazione siriana, con calibro di 220 e 302 millimetri.
Intanto ieri è stata un'altra giornata di mobilitazione in Libano organizzata da Hezbollah per sostenere Hamas a Gaza ed esprimere la rabbia contro Israele. Hassan Nasrallah, davanti all’enorme folla radunata in una delle piazze a sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah, ha dichiarato "Siate pronti ad eseguire ogni ordine", aggiungendo "Se gli israeliani mettono in atto un’operazione terrestre contro Gaza, allora cominceranno a perdere".
Inutile nascondere la tensione che si sta respirando in Libano, soprattutto dopo le dichiarazioni rilasciate domenica sera dal capo di Hezbollah in un messaggio televisivo diffuso non solo da Al Manar, il canale dell’organizzazione, ma anche dalle altre reti libanesi.
La dura condanna per l’atteggiamento di alcuni paesi arabi che "dimostrano una vera e propria collaborazionismo con Israele", e la indicazione esplicita del Cairo, chiamando gli egiziani ad esercitare pressioni sul loro governo affinché "acqua, cibo, aiuti ma anche armi" possano arrivare a Gaza attraverso il confine dell’Egitto con il territorio palestinese, in mano ad Hamas dal 2006, hanno portato il ministro degli Esteri egiziano Ahmed Abul Gheit, in visita in Turchia, a definire una "dichiarazione di guerra" le parole di Nasrallah.
Come giustamente sottolineato da Carlo Panella, Hamas, come Hezbollah, come l’Iran degli ayatollah (incluso il riformista Khatami, fervente sponsor di Hamas), come la Siria, rivendicano la "missione" di "eliminare Israele dalla faccia della terra", ma per farlo devono convincere la umma musulmana che le armi sono l’unico mezzo e che i governi arabi che propugnano i vari "piani Fahad" sono imbelli traditori.
La conferma arriva dalle proteste continue dalle piazze del mondo arabo, che si stanno svolgendo anche in questi giorni al Cairo, a Beirut, ad Amman, a Tripoli, dove il presidente egiziano, Hosni Mubarak, si sente dare del traditore.
Proprio il leader di Hezbollah, uno dei principali accusatori, sta invitando gli egiziani a ribellarsi contro Mubarak, con l'esplicita accusa di "secondino" di Israele, perché tiene chiuso il confine con Gaza - difeso da 10.000 guardie armate - contribuendo a schiacciare economicamente Hamas e ad affamare i palestinesi.
Mancano ancora 21 giorni all'insediamento di Barack Obama nella stanza ovale, e queste dichiarazioni ci devono far porre una domanda: ci sarà ora un'escalation militare contro Israele da parte di Hezbollah?
di Cirdan
1 commento:
Posta un commento