..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

lunedì 30 marzo 2009

ALLEANZE ED ULTIMATUM

Saltano le teste degli ad di Gm e Peugeot. Intanto, la task force, voluta dall’amministrazione Obama per monitorare la situazione del comparto automobilistico americano, respinge i piani di ristrutturazione dei due colossi di Detroit General Motors e Chrysler ammonendo che entrambe potrebbero essere avviate verso il fallimento per far fronte ai debiti. Ma il presidente americano, Barack Obama, accorda ulteriore ossigeno ai colossi di Detroit affinché non scompaiano: "Questo settore è emblema dello spirito americano".
Pressing stretto anche su Chrysler che, secondo la Casa Bianca, "ha bisogno di un partner" per sopravvivere. Proprio per questo Obama ha concesso alla più piccola delle tre sorelle di Detroit 30 giorni per finalizzare un accordo con Fiat: "Se saranno in grado di raggiungere un accordo solido che protegge i consumatori americani, considereremo al concessioni di 6 miliardi di dollari". Tuttavia, ha continuato Obama, "se un tale accordo non sarà raggiunto, e in assenza di un’altra partnership, non saremo in grado di giustificare investimenti di ulteriori fondi dei contribuenti per tenere Chrysler in attività". "Recentemente - ha spiegato il presidente - Chrysler ha cercato e trovato un potenziale partner, la compagnia automobilistica internazionale Fiat, dove l’attuale management è riuscito ad imprimere una svolta impressionante" alla società, riportandola in prima linea nel settore. Obama ha ricordato che "Fiat è pronta a trasferire la sua tecnologia di punta alla Chrysler e, dopo aver lavorato in stretta collaborazione con il mio team, si è impegnata a costruire nuove auto a basso consumo di carburante e motori qui in America". L’inquilino della Casa Bianca ha aggiunto che "abbiamo anche raggiunto un accordo in modo da garantire che la Chrysler rimborserà i contribuenti per tutti i nuovi investimenti che saranno stati fatti prima che la Fiat venga autorizzata a prendere una quota di maggioranza nella Chrysler".

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