Uno scontro tra giganti, una partita nella partita tra due simboli del nostro calcio. Paolo Maldini, alla sua ultima stagione da calciatore (ma c'è ancora chi spera che ci ripensi e giochi un altro anno) ha vssuto la sua ultima grande classica tra Milan e Juve. Ne ha viste tante, ha vissuto gioie e dolori. Era in campo il 10 gennaio 1988, al primo anno di Sacchi, quando un gol di Gullit spezzò l'incantesimo che vedeva il Milan senza vittorie a Torino da 17 anni. C'era nella notte infinita di Manchester, ma c'era anche il 6 aprile 1997, quando i rossoneri conobbero una delle serate più umilianti della loro storia, perdendo 6-1 contro la Juve davanti ai propri tifosi. Paolo Maldini c'è sempre stato e non è mancato nemmeno al suo ultimo apuntamento. In campionato ha giocato per la 39esima volta contro la Juventus riuscendo a mantenere il suo bilancio in attivo: 12 vittorie, 16 pareggi e 11 sconfitte.
Dall'altra parte c'era Alessandro Del Piero, un altro monumento. Partito dalla panchina, perché Ranieri ha preferito puntare sulla coppia Amauri-Iaquinta, è entrato a partita in corso, tagliando le 600 presenze in partite ufficiali, infrangendo un limite finora mai superato da nessuno (il secondo nella classifica dei più presenti è Gaetano Scirea a quota 552). E' legato a Del Piero l'ultimo successo bianconero in casa del Milan. Era l'8 maggio 2005, il capitano si esibì in un assist in rovesciata per Trezeguet che fulminò Dida e regalò tre punti determinanti per la conquista dello scudetto. Prima che arrivasse Calciopoli a cancellare tutto. Quasi tutto.
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