Secondo il New York Times, che l’ha scovato, questo articolo giovanile di Barack Obama è alla base del suo grande progetto ideale di un mondo denuclearizzato. Il presidente americano ha parlato apertamente della sua idea in un discorso pronunciato a Praga qualche mese fa e, proprio ieri, ha siglato un accordo con la Russia per la riduzione delle testate nucleari delle due ex grandi potenze. Se il Times avesse ragione, e non è detto, ci sarebbe da preoccuparsi. Non solo perché i nordcoreani lanciano e testano missili e armi nucleari ogni settimana e nemmeno perché gli iraniani non mollano di un centimetro il loro programma bellico, ma soprattutto perché l’unico paese che Obama è davvero in grado di denuclearizzare è il suo, cioè gli Stati Uniti.
L’articolo obamiano del 1983 è un breve saggio antimilitarista favorevole al disarmo, magari unilaterale, che andava di gran moda negli anni della Guerra fredda e che ancora oggi fa scaldare i cuori liberal del Times. Il piccolo problema è che, a quel tempo, la Guerra fredda era ancora in corso e l’idea prevalente era che l’America la stesse perdendo. Due decenni dopo sappiamo che è finita in un altro modo e che gli Stati Uniti di Ronald Reagan hanno prevalso grazie al riarmo, non al disarmo. E’ stata la guerra stellare di Reagan, ovvero l’iniziativa di difesa strategica per proteggere gli Stati Uniti dagli attacchi missilistici nucleari sovietici, a far sballare i conti di Mosca e a consentire all’America di negoziare su posizioni di forza, non di debolezza.
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