L'avvocato di Marco Tronchetti Provera, il professore Francesco Mucciarelli, avrebbe chiesto di mentire a Fabio Ghioni, nell'interesse della Telecom. L'accusa è stata mossa dallo stesso ex capo del "Tiger Team" (struttura di hacker informatici), davanti al giudice Mariolina Panasiti nell'udienza preliminare a porte chiuse per lo spionaggio illegale della Security Telecom, capitanata nel 2003-2005 da Giuliano Tavaroli.
Nell'aula è calato il gelo quando Ghioni ha raccontato della vicenda "Kroll", ovvero dell'incursione nel sistema telematico dell'agenzia di sicurezza di Telecom Brasile.
L'hacker imputato, ha detto che nel 2006, in preparazione della denuncia di Telecom Italia per lo spionaggio subito da Telecom Brasile, fu convocato "insieme a un altro gruppo di persone" nello studio del professor Mucciarelli per assicurare "la stessa versione all'autorità giudiziaria", non potevamo certo dire come erano andate le cose [che avevano cioè violato la rete di Kroll per scoprirli, ndr].
A queste parole il gup Panasiti ha chiesto: "Quindi dichiarazioni non vere?". Ghioni: "Non vere". Panasiti: "Ripeta quanto ha detto". Ghioni: il professor Mucciarelli ci aveva convocato per concordare una versione univoca "favorevole a Telecom Italia, ovviamente non vera".
Di fronte a un'accusa di questa portata, i pm Nicola Piacente e Fabio Napoleone, hanno assistito in silenzio. Anche quando Ghioni ha raccontato che l'ex dirigente della security Giancarlo Valente, mai indagato, gli avrebbe detto: nessuno mi tocca, "se crollo io, crolla tutta la baracca", "alla Gdf ho dato elementi per far cadere Tavaroli". Se Ghioni ha detto la verità significa che Tronchetti era al corrente fin nei minimi particolari dell'azione contro Kroll. Ma il presidente di Pirelli ed ex Telecom ha sempre negato di essere a conoscenza delle operazioni illegali della security.
Domani, per la terza volta, Tronchetti testimonierà in udienza.
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