Forse, perché ancora non si può dire che è così, almeno io che siedo regolarmente in "curva garantismo", dai tabulati del cellulare di Bergamo risulterebbero le famose e sino adesso mai provate telefonate di Moratti, Cellino, Facchetti e gli altri dirigenti del calcio italiano all’ex designatore. La scoperta è del consulente sportivo della difesa di Moggi, Nicola Penta. L’esistenza provata di tali chiamate smonterebbe il teorema accusatorio che aveva concentrato quasi interamente sul solo Luciano Moggi il rapporto con i designatori degli arbitri. Le telefonate sarebbero centinaia soltanto per quanto riguarda Massimo Cellino. Facchetti invece pare si limitasse a chiamare Paolo Bergamo almeno due volte la settimana. E’ quanto si vociferava nelle more dell’udienza del processo a Calciopoli di oggi.
Ora io dico e domando: ma ci volevano quattro anni per capire che allora, con un regolamento che lo permetteva, perché lo permetteva, tutti, e ripeto tutti, si lamentavano con il designatore per un rigore non dato o un fuorigioco non fischiato?
Ora io dico e domando: ma ci volevano quattro anni per capire che allora, con un regolamento che lo permetteva, perché lo permetteva, tutti, e ripeto tutti, si lamentavano con il designatore per un rigore non dato o un fuorigioco non fischiato?
E ancora. In un processo serio basterebbero i tabulati. Anche se provassero solo che Facchetti e Bergamo avevano una relazione gay e si facevano gli squillini come i fidanzatini dei film di Moccia.
La cosa pesante, infatti, è che quelle telefonate non c'erano e ora ci sono, e pertanto qualcuno le ha fatte sparire apposta. Poi poco importa il contenuto delle telefonate.
E questo basterebbe a far saltare il banco. In un processo serio, appunto.
Calciopoli. News da Napoli
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