..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 15 aprile 2010

ZITTIRE GLI AMMAZZAGIUSTIZIA

E' tornato a parlare, e guarda caso, perché se si legge la storia sempre così è stato, quando il tema diventa la Juventus, Moggi o qualunque cosa che riguardi il mondo bianconero.
Zdenek Zeman non si è voluto perdere nemmeno questa occasione, inerente le ultime novità emerse dall'aula 216 della XI sezione penale del Tribunale di Napoli, e ai microfoni di Ies Tv ha commentato gli ultimi risvolti dello scandalo 2006: «Calciopoli era una cosa, un sistema dominante guidato dagli attuali imputati di Napoli» - aggiungendo - «gli altri hanno cercato solo di difendersi, ma lo hanno fatto in modo sbagliato».
Come in ogni racconto "travagliato", il tecnico boemo si erge a paladino di quel sistema tutto italico di giustiziare ancor prima di arrivare a sentenza. Ma questa non è una novità.
Il "giudice" Zeman sentenzia che, a Napoli, gli imputati del processo penale (ripetiamo tutti insieme: gli imputati) erano a capo di un sistema dominante, mentre coloro che allora giurarono la propria estraneità alle "brutte cose" che facevano quella banda di truffatori, ora che sono emerse le intercettazioni, si sono semplicemente difesi, però in modo sbagliato.
In soldoni: se Moggi telefonava (o veniva chiamato) ai designatori, parlando di griglie, era a capo di un sistema; se Moratti o Facchetti, Galliani o Meani, telefonavano (o venivano chiamati) ai designatori, parlando di griglie, lo facevano per difendersi.
Lo stato della giustizia è così miserevole che chiunque abbia a cuore la civiltà del diritto non può che vergognarsi di fronte a tanto giustizialismo. Sarebbe ora di di porre un freno, di lavorare verso una direzione che tuteli gli imputati, e qualcuno, anche se tardi, ha cominciato a capirlo.
Il tempo di attribuire sempre tutte le colpe all’altro deve finire, zittendo gli arruffapopolo e gli ammazzagiustizia.

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