..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

mercoledì 16 giugno 2010

AGLI ATTI RIMANE QUESTO

Volevano ridare credibilità al calcio ed hanno finito per non essere più credibili!
La federazione italiana giuoco calcio sta toccando il fondo: per due volte il sistema organizzativo italiano è stato superato (in malo modo) da altre nazioni perdendo l’organizzazione degli Europei ; alla cerimonia inaugurale dei mondiali nessun delegato italiano era presente, eppure la nazionale azzurra si presenta come detentrice della coppa del mondo.
Abete si indigna, parla di “gaffe” e si attende un “chiarimento dalla Fifa”, altrimenti si troverà costretto a scrivere affinché “rimanga agli atti” .
Risposta chiedeva e risposta ha avuto: ”La riconsegna ufficiale della Coppa alla Fifa era già avvenuta il 4 dicembre in occasione del sorteggio. L'iniziativa di giovedì sera era un evento commerciale, nel senso migliore: c'erano diversi ex giocatori”. Pirlo invitato, non ha presenziato perché doveva essere sottoposto ad accertamenti.
Abete sembra non avere chiara la situazione, eppure il messaggio lanciato dall’intero mondo del calcio sembra abbastanza diretto: non contate più niente.
E’ stato abituato bene in Italia, gli esponenti della politica pallonara non hanno mai preteso spiegazioni, non ha né voluto, né dovuto difendere l’onorabilità del nostro calcio, ma solo gli interessi che gli hanno permesso di rimanere comodo sulla sua poltrona. Ma tutti i nodi tornano al pettine, le apparenza prima o poi lasciano spazio alla realtà. E la realtà non è così bella per il nostro calcio.
D’altra parte, se uno dei massimi esponenti della federazione italiana ancora si culla sulla fortuna di avere “grandi famiglie di imprenditori che investono e continuano ad investire” nel nostro calcio, anzi secondo Abete “non possiamo che essere grati a questi imprenditori perché il calcio italiano rimane ai vertici”, credendo che questo sia sufficiente per essere credibili, allora non possiamo aspettarci altro che retrocedere ancora nella classifica di stima del calcio che conta.
Abete doveva pretendere chiarezza e non far perdere credibilità al calcio, avrebbe dovuto difenderlo quando era necessario e dovrebbe comprendere che per essere rispettati e stimati occorre meritarlo. E l’Italia non lo merita.
Il calcio italiano non è più ai vertici, il calcio italiano non è più credibile, i nostri rappresentanti non riescono a proporsi in modo convincente, ma quando saranno chiamati a dare spiegazioni?
Agli atti rimane questo, caro Abete. Per ora...

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