..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

venerdì 13 agosto 2010

CON GLI OCCHI CHIUSI



Le strade stasera saranno vuote e in giro la solitudine accompagnerà la città, quella città fatta di musica, nata per la musica, che c'ha colorato l'anima in una notte fatta di colori.
Gli occhi chiusi serviranno ai pensieri, che viaggeranno da soli dentro e fuori, per ritornare a quel graffio che solo otto giorni fa c'ha fatto toccare delle mani, c'ha fatto vedere delle facce, c'ha fatto sentire un brivido, che oggi non vuole andare via, che oggi non deve andare via.
Amare la musica vuol dire non pretendere niente, vuol dire farti cadere addosso i suoi umori, le sue sensazioni, vuol dire aprirsi e fare entrare dentro tutto quello che manca, quello per cui, a volte, vale veramente la pena di vivere. Ecco perché, comunque, qualcosa sarà sempre in grado di lasciarti.
Ecco perché a distanza di otto giorni sono ancora qui a scrivere di Gioffrey e di Luciano: dei Rossomargot.
Perché sono rimasti, perché hanno dato qualcosa che mancava, lasciandoci un brivido, senza pretendere niente, come la musica, come l'amore che hanno donato sul palco della Casbah.
In quella città fatta di musica e nata per la musica, le vie, i terrazzi e le piazze stasera saranno vuoti.
Però basterà un pensiero, servirà semplicemente chiudere gli occhi e tutto tornerà leggero e instabile, come la polvere, una polvere Rossomargot.

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